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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 26-05-2011 alle 17:58

Da corriere.it:

http://www.corriere.it/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative-ballottaggi/notizie/26-videochat-letizia-moratti-corriere_49e38542-879c-11e0-8601-a1952c3da2ae.shtml


«La composizione della giunta? Dirò qualcosa entro venerdì»

Moratti: «I milanesi? Mai cuntent
A Pisapia ho inviato le scuse in privato»

Il sindaco uscente in videochat con i lettori di Corriere.it. «Danneggiati da campagna elettorale su temi nazionali»

La videochat integrale



MILANO - Ma Silvio Berlusconi ha danneggiato oppure no, con i suoi comizi davanti al tribunale di Milano, la campagna elettorale di Letizia Moratti? «Si sono sovrapposte delle immagini che giustamente dovevano essere date, e che però hanno attratto l'attenzione su problematiche diverse rispetto alla città di Milano. È stata danneggiata la possibilità di parlare dei programmi e delle cose concrete che interessano ai milanesi». E' stata la stessa Moratti a dirlo, rispondendo in videochat alle domande dei lettori di Corriere.it. Sono stati 880 i messaggi inviati durante la diretta, molti dei quali legati proprio al tema di un confronto tra i candidati che nelle ultime settimane ha toccato anche momenti di forte tensione. «C'è stata una prima parte di campagna elettorale basata sui temi nazionali - ha riconosciuto il sindaco uscente -. I cittadini milanesi hanno tuttavia di voglia di conoscere i programmi dei candidati e le differenze tra di loro per meglio scegliere chi amministra la città. Con due visioni di città diverse, due modi diversi di intenderne lo sviluppo».

LE SCUSE A PISAPIA - Ad avvelenare il clima ha contribuito tra gli altri l'episodio dell'accusa lanciata dalla Moratti a Pisapia di essere stato responsabile di un furto d'auto negli anni Settanta. Accusa che si era rivelata infondata ma che aveva segnato un solco tra i due principali candidati con l'esponente del centrosinistra che da quel momento ha rifiutato di partecipare ad ulteriori «duelli» televisivi. Negli ultimi giorni il sindaco uscente aveva detto che sarebbe stata pronta a presentare le sue scuse davanti alle telecamere, qualora Pisapia si fosse presentato al confronto. Ma lui aveva risposto che le scuse sincere non hanno bisogno della televisione e che sarebbe stato sufficiente anche un messaggio privato. E così è stato: la Moratti ha confermato durante la videochat di avere scritto una lettera al suo avversario per chiarire la situazione: «Si tratta di un messaggio il cui contenuto è privato, e quindi sta a lui decidere se renderlo noto oppure no». Ma a questo punto - le è stato chiesto - sarebbe possibile un faccia a faccia in extremis nella giornata di venerdì? «Da parte mia - ha sottolineato la Moratti - c'è sempre la possibilità di un confronto con Pisapia. E questo per rispetto verso i milanesi».

EXPO E ECOPASS - Alla domanda su quali siano le cose più importanti lasciate dall'amministrazione uscenti ai milanesi, la Moratti ha spiegato: «Abbiamo creato le premesse per portare nelle nostre città ulteriore occupazione attraverso il piano di governo del territorio, che ha ragionato sul recupero di aree dismesse, e l'Expo». E quanto al dietrofront sull'Ecopass annunciato nei giorni scorsi - ovvero l'intenzione di non farlo più pagare ai residenti -, la candidata del centrodestra ha spiegato che il provvedimento «ha dato sicuramente risultati e il più importante è quello di avere svecchiato il parco veicoli della città. Ma ora, in un momento di particolare crisi economica per le famiglie, abbiamo deciso di non farlo pagare ai milanesi e di investire i contributi che invece verranno ancora versati da chi viene da fuori città per combattere l'inquinamento derivante dagli impianti di riscaldamento. Non c'è contraddizione con le politiche sin qui seguite».

PISAPIA E LE TASSE - Uno dei leit motiv della campagna del centrodestra è che non verrà aumentata la pressione fiscale, cosa invece altamente probabile, dicono dalle parti del Pdl, in caso di vittoria di Pisapia. Da che cosa lo desumete questo? ha domandato il vicedirettore del Corriere, Giangiacomo Schiavi, che ha condotto in studio assieme a Maurizio Giannattasio. «Nel programma di Pisapia - ha replicato la Moratti - si parla di revisione di estimi catastali, ovvero di Ici su edifici che non sono la prima casa, e parla anche di revisione di tassa di occupazione del suolo pubblico. E poi c'è la congestion charge, la tassa di circolazione per tutti veicoli, cinque euro per quelli privati e dieci per quelli commerciali, e anche quella è una tassa. Questo è scritto sul programma. Pisapia ha detto che non lo farà ma Boeri l'ha confermato in tv».

LA SQUADRA DI GOVERNO - Letizia Moratti non ha voluto anticipare nulla sulla composizione della prossima giunta e non ha confermato le indiscrezioni che vorrebbero Gabriele Albertini tra i possibili assessori. Tuttavia, ha detto, «prima del ballottaggio darò qualche indicazione sulla squadra». Ovvero entro venerdì. «Mi pare che dall’altra parte invece hanno detto che lo diranno dopo». E alle insistenze degli intervistatori che chiedevano se ci sarà una maggioranza di donne ha risposto: «Surprise, surprise, aspettate fino a domani». Ma qualora non fosse eletta sindaco resterà in consiglio comunale? «Sicuramente continuerò ad occuparmi della mia città, con quali modalità lo vedremo».

MOSCHEA SI', MOSCHEA NO - Si è poi parlato della possibile costruzione di una moschea, tema che nei manifesti sui tabelloni elettorali viene spesso utilizzato, soprattutto dalla Lega Nord, per attaccare il centrosinistra. «Il problema della moschea è stato caricato di un significato che non deve avere - ha riconosciuto il sindaco uscente -. La libertà di culto è molto importante in una grande città come Milano, ma il problema della moschea non può non essere legato alla questione della sicurezza. Una grande moschea senza una regolamentazione e senza un accordo con uno Stato che garantisce le regole con cui si pratica il culto in questo momento potrebbe essere rischiosa. Ad esempio abbiamo appena aperto una scuola egiziana e lo abbiamo fatto con il governo egiziano. Per noi avere dei centri culturali e di culto è importante perchè rispecchia l'apertura della nostra città ma questo va fatto con regole certe perché anche la sicurezza è importante».

«MILANESI MAI CUNTENT» - Capitolo buche nelle strade. Anche Umberto Bossi ne aveva parlato, dicendo di aver rischiato di lasciarci un ammortizzatore, e qualche lettore lo fa notare al sindaco. Nella sua replica la Moratti si è affidata al dialetto e ad una citazione del suo predecessore a Palazzo Marino: «Gabriele Albertini che parla milanese meglio di me ieri mi diceva con un detto milanese 'che i milanes i mai cuntent'. Ed è giusto perchè ci spingono a fare meglio, a dare sempre di più. A me però capita di parlare con i cittadini che vengono dall'estero e che ci dicono che Milano è cambiata, è dinamica e vitale».

DI LOTTA E DI GOVERNO - In chiusura le è stato chiesto chi sia veramente Letizia Moratti, il sindaco pragmatico che si occupa della città o una esponente di primo piano del Pdl pronta a salire su un palco al fianco di Silvio Berlusconi e che all'occasione può anche indossare il fazzoletto verde della Lega. «Sono sempre Letizia Moratti - ha risposto - , una persona che rivendica i valori in cui crede e che vengono prima di tutto. Non conta essere oppure no all'interno di una coalizione. Non resto tuttavia in coalizioni in cui sento di non potere essere indipendente. Detto questo, si devono fare anche mediazioni, e questo è vero per tutti, anche per Pisapia che ha una coalizione con posizioni eterogenee. Un sindaco risponde ad un consiglio comunale dove siedono rappresentanti dei partiti e quindi l'approccio deve necessariamente essere realistico».

Alessandro Sala
26 maggio 2011

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