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Inviato da avatar Edvige Cambiaghi il 14-10-2013 alle 15:50

caro Andrea, prima di tutto se riporti delle parole scritte da altri, dovresti essere corretto e riportarle esattamente. Io non ho scritto "vatti ad informare", ma "è meglio che tu ti informi". Era un invito ad andare alla fonte per conoscere esattamente come stanno le cose. Ho seguito per tanti anni le problematiche sorte da una insensata scelta di luoghi in Milano dove scavare per costruire box privati sotterranei e /o parcheggi a rotazione. Non si discute la necessità di trovare posteggio per le auto, ma si contesta la scelta di piazze monumentali, protette da vincolo architettonico-paesaggistico, ricche di storia, che sono patrimonio dell'intera città e devono essere lasciate all'utilizzo di tutta la cittadinanza. Molti interventi per tali costruzioni hanno provocato gravi danni agli stabili vicini agli scavi, perdita di patrimonio arboreo secolare, danni economici e psicologici, perdita di esercizi commerciali alcuni falliti,  ritardi infiniti per l'ultimazione dell'opera e lievitazione incontrollata dei prezzi. A fronte di tali lati negativi non sono emersi i grandi vantaggi auspicati perché le auto sono sempre in aumento, i box privati spesso invenduti e inutilizzabili per infiltrazioni d'acqua, i parcheggi a rotazione (escluso forse quelli centrali) ignorati. Ti invito a questo proposito a leggere una lettera, in risposta a quella del dr. Biscardini da te letta, pubblicata sempre dal Corriere della sera del 12 c.m. nella solita rubrica "dalla parte del cittadino" tenuta dalla giornalista Isabella Bossi Fedrigotti. Gli unici che hanno beneficiato di queste opere, frutto di una grande speculazione a danno di tutta la cittadinanza, sono stati i costruttori e il Comune che ha intascato gli oneri di urbanizzazione. Non oso neanche immaginare cosa sarebbe potuto succedere alla nostra Darsena se avessero intrapreso gli scavi: questi lavori non si fanno con la bacchetta magica, ma comportano uno stravolgimento totale dell'ambiente che invece merita di essere tutelato e valorizzato disincentivando l'uso dell'auto e predisponendo servizi pubblici ad hoc. Ultima cosa: critico fortemente l'aver approvato la costruzione di box privati anche in Sant'Ambrogio, una follia che vedrà lo scempio di quel luogo chissà per quanti anni ancora e speriamo che non provichi lesioni alla basilica.

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