Rispondi a:

Inviato da avatar Paolo Basso Ricci il 16-10-2013 alle 18:46

Accolgo con piacere queste buone notizie e mi porgo anche una domanda che magari, per molti, non ha molta importanza.

Quali sono le procedure che verranno utilizzate per l'attribuzione di questi lavori?

Me lo chiedo come "giovane" architetto milanese che si vede regolarmente accantonato (come categoria, non come persona) in occasione di ogni nuovo ed interessante intervento del Comune. Già per il progetto del nuovo velodromo è stata utilizzata la procedura a concorso su invito, escludendo cosi' tutti i nuovi architetti milanesi e affidandosi alle "archi-star"..

Mi piacerebbe essere chiamato in causa come architetto per i progetti che riguardano interventi pubblici come scuole, asili, teatri, housing sociale...

Quali sono le ragioni per le quali il Comune sceglie, sistematicamente, di non dar voce agli esponenti dell'architettura milanese (e non solo) indicendo dei concorsi aperti preferendo invece attribuire i lavori solo su base di offerte di imprese di costruzioni? Perchè non chiedere un parere a chi fa della progettazione architettonica la sua professione per il restauro del Teatro Lirico per esempio, oppure per la ristrutturazione della residenza universitaria di via Ugo Monneret de Villard?

Sono anni che l'Ordine degli Architetti cerca di avere delle discussioni con il Comune su questo tema, ma evidentemente si tratta di un argomento molto difficile da trattare per il Comune.

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta