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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 26-10-2013 alle 21:19

Dall'Ufficio Stampa della Provincia di Milano:

Parco Agricolo Sud Milano, Podestà ha presentato gli «Stati Generali» della prima area agricola d’Europa
Il presidente: «In vista di Expo, intendiamo valorizzare un territorio che interessa quasi il 50% della provincia per sperimentare insieme opportunità di sviluppo»
 
Milano, 26 ottobre 2013 – Il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, ha presentato, questa mattina, all’Abbazia di Chiaravalle, gli «Stati Generali del Parco Agricolo Sud Milano: il Parco di Expo 2015». All’iniziativa hanno preso parte anche l’assessore Agricoltura e Parchi, Luca Agnelli, l’assessore alla Pianificazione del Territorio, Franco De Angelis, l’assessore Ambiente, Sport e Tempo Libero, Cristina Stancari, il vicesindaco del Comune di Milano (con deleghe all’Agricoltura e all’Urbanistica), Ada Lucia De Cesaris, e il sindaco di San Donato e presidente dei Sindaci del Parco Agricolo Sud Milano, Andrea Checci.
L’evento, che andrà in scena a gennaio, costituirà uno strumento utile per la definizione di nuovi indirizzi, attraverso la costruzione di un percorso condiviso con tutti gli stakeholder coinvolti. L’obiettivo è quello di valorizzare il ruolo dell’agricoltura nel più importante parco agricolo d’Europa.
«L’area, disponendo di grandi potenzialità, potrà risultare centrale in vista di Expo – ha dichiarato Podestà -. Il Pasm, che interessa quasi il 50% del Milanese diventerà, infatti, insieme all’Idroscalo, un laboratorio nel quale sperimentare nuove opportunità di sviluppo socio-economico. I 61 Comuni che lo delimitano saranno coinvolti a pieno titolo in questo percorso, che mira a valorizzare non solo la produzione agricola ma anche cultura e tradizione. Qui, del resto, si innesta il progetto della “Strada delle Abbazie”, che costituisce un modo per promuovere la storia del nostro territorio. Il Parco sarà, dunque, parte integrante dell’Esposizione universale: il tema della tutela del settore agroalimentare, connesso a quelli della biodiversità e dell’acqua, sarà ulteriormente approfondito a gennaio, quando daremo vita a un percorso che ci condurrà nel 2015. Dobbiamo, infatti, preservare un patrimonio inestimabile, che trova nell’agroalimentare l’elemento di maggiore pregio. Penso, ad esempio alla risicoltura. L’Italia ha, infatti, mantenuto oltre 100 tipi di riso diversi: è necessario salvaguardare questo esempio di made in Italy da un mercato che, purtroppo, è oggi caratterizzato dalla presenza di prodotti di bassa qualità. Un ultimo aspetto al quale verrà riservata particolare attenzione è quello dei rifiuti: occorre diffondere nelle scuole una nuova sensibilità rispetto all’argomento per scongiurare casi di inciviltà come quello di via Selvanesco».
 
Ufficio Stampa Presidenza
tel. 02 7740 6655
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