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La soluzione al problema esiste: oggi la tecnologia permette di produrre Chip in grado di identificare una bicicletta.
Il tema è già stato dibattuto e sviluppato in questa discussione.
L'unica cosa che forse si può aggiungere è la perplessità per il fatto che questi dispositivi non sono in vendita neppure a livello privato.
L'inserimento di un dispositivo di identificazione (dal costo di pochi euro) nel telaio delle bici potrebbe costare meno di un buon lucchetto.
Molti potrebbero acquistarlo e inserirlo nel telaio con della resina che lo renda irremovibile, ma poi senza normative o controlli cosa potrebbero fare anche se dovessero ritrovare la loro bicicletta?
Ci vorrebbero comunque delle norme comuni.
Basterebbero poi uno o due vigili che girano per le strade col lettore e se trovano una bici di cui è stato denunciato il furto (oltre a restituirla al proprietario) danno una multa salatissima a chi l'ha acquistata al mercato.
La paura di dover spendere tanto per aver risparmiato poco spaventerebbe chi compra, e senza clienti tutta la catena dei furti si spezzerebbe.
Però anche i furti rientrano nel PIL. Più bici rubate = più bici vendute.
Forse i politici hanno altro a cui pensare.
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