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Inviato da avatar Massimo Roselli il 02-11-2013 alle 18:23

Partendo dalla considerazione che nessun lucchetto sia invalicabile, che la bici in quanto maneggevole è facilmente asportabile credo si possa riassumere la questione così.

La mobilità non è un problema del singolo comune. Riguarda l'intera nazione. Tutte le cittadine ne sono interessate. Allora come giustamente suggerito si affronti il tema a 360 gradi.

Attestato di possesso documento di acquisto (qual è il problema? basta lo scontrino e un tagliando come quello degli elettrodomestici o prodotti elettronici di garanzia).

Identificabilità punzonatura alla costruzione, punzonatura successiva (non è una complicazione; una volta si faceva sui vetri e sulle parti delle auto, meglio una targhetta saldata però.

Albo nazionale (è un costo, ma allora l'elettronica a cosa serve?)

Responsabilità del ciclista per i danni che causa anche involontari (assicurazione responsabilità civile obbligatoria, magari integrata a quella del capofamiglia) Diritti e doveri vanno di pari passo. Se cado e danneggio un auto non sono identificabile. Sapppiamo cosa costa riverniciare una portiera dell'auto non noccioline?

Preparazione alla circolazione (corso di segnaletica e normative) il ciclista non è una persona al di sopra delle parti che ha diritto a transitare dove e come vuole.

Si dirà che è complicarsi la vita.

Allora continuiamo a gratificarci scrivendo fiumi d'inchiostro sui ripetuti furti e così disicentiviamo all'uso della bici coloro che subiscono ripetutamente il furto.

Un ciclista

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