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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 05-11-2013 alle 17:03

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

CASCINE. DA MONLUÈ E SAN BERNARDO PARTE IL PIANO DI RECUPERO DEL PATRIMONIO RURALE MILANESE
Comune apre i primi due bandi, le proposte dovranno pervenire entro il 20 febbraio 2014

Milano, 5 novembre 2013 – Dalle cascine Monluè e San Bernardo parte il  piano del Comune per il recupero del patrimonio rurale milanese.  

“Avviamo concretamente il piano di recupero delle cascine milanesi, un patrimonio molto importante per Milano”. Lo ha dichiarato la vicesindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris. “Con la pubblicazione dei primi due bandi, questi luoghi storici lasciati per troppi anni nell’abbandono e nel degrado, ora potranno rinascere grazie alla collaborazione tra pubblico e privato sociale”.

I bandi prevedono la concessione in diritto di superficie delle cascine di Monluè e San Bernardo e saranno pubblicati domani sul sito del Comune www.comune.milano.it. Le proposte dovranno giungere agli uffici comunali entro il 20 febbraio 2014.
 
Cascina Monluè
Il grande complesso agricolo-abbaziale di Monluè, situato nell’omonima via al numero 70, in Zona 4, risale al 1200 e venne costruito dall’Ordine degli Umiliati. La cascina si trova vicino al fiume Lambro, dal quale si poteva diramare acqua per la gestione dei campi coltivati. Fino al 1936 il territorio intorno alla cascina fu totalmente agricolo, caratterizzato da una rete di canali e tracciati che rappresentavano la tipica trama agricola del territorio rurale milanese. Nei decenni successivi, gli insediamenti urbani sviluppatosi lungo via Mecenate arrivarono fino al fontanile Certosa, uno dei corsi d’acqua che costituivano il complesso sistema irriguo di Monluè. A partire da questo momento, l’espansione della città avrebbe man mano eroso le aree agricole di pertinenza del complesso di Monluè. Nel 1973, con la realizzazione della tangenziale est, la cascina ha smesso di essere un borgo rurale separato dalla città.  

Cascina San Bernardo
È situata al centro del Parco della Vettabbia, all’interno del Parco Agricolo Sud, in via Sant’Arialdo 133, in Zona 4. La Cascina, costruita nei primi anni del Novecento, attualmente in disuso, è costituita da due edifici uno di fronte all’altro. Originariamente quello a ovest era utilizzato come residenza, quello a est come stalla, fienile e deposito di attrezzature. Alle estremità di quest’ultimo corpo sorgono due torri a pianta quadrata, un tempo adibite ad abitazioni lungo l’edificio residenziale. Verso corte, si trova, sorretto da un porticato, un terrazzo cui si affacciano le finestre delle abitazioni al primo piano.

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