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Inviato da avatar Lorenzo Pozzati il 12-11-2013 alle 10:39

Nella nostra città ce ne sono quasi 500.

Che mai spero si pensi di toglierle.

Possibilmente, anzi, ne venga potenziato il numero.

http://milanesi.corriere.it/2013/11/06/fontanelle-lunga-vita-ai-draghi-verdi/

Fontanelle, lunga vita ai draghi verdi


Sono i dettagli a lasciare impressi i ricordi di una città nella mente di chi viaggia. Sono le piccolezze a rendere più forte il legame d’affetto tra una città e chi la abita.

Prendersi cura dei dettagli, valorizzare le piccolezze, oggi, è un gesto coraggioso. Nel tempo delle difficoltà economiche che costringono a tracciare confini sempre più discutibili tra l’indispensabile e il superfluo, crediamo che non si debba rinunciare a stimolare la memoria dei luoghi e il senso di appartenenza con il proprio territorio.

È per questo che vogliamo occuparci delle nostre fontanelle verdi. Perché crediamo che una riflessione collettiva attorno a uno dei simboli più caratteristici di Milano possa fare bene alla nostra città, a chi la vive e a chi avrà l’occasione e il privilegio di visitarla negli anni a venire.

Da sempre l’acqua è una delle ricchezze su cui Milano ha costruito le sue radici e le sue fortune. Un’acqua pulita, sana e buonissima, un’acqua che ha dissetato tante generazioni, ha riempito i navigli e ha irrigato i nostri campi. Un’acqua che – a Milano – non ha mai perso il suo vero carattere di bene comune, sgorgando libera e pubblica dai rubinetti delle nostre case e dai quasi 500 draghi verdi disseminati per le strade e i parchi della nostra città.

A vederla così, le vedovelle (è così che i nostri nonni chiamavano le fontanelle di Milano) e le loro lacrime senza fine (e se fosse un pianto di gioia?) sembrano davvero un baluardo di quel movimento per l’acqua pubblica che è riuscito ad affermarsi con tanto successo con i referendum di due anni fa.

Senz’altro, se le fontanelle hanno mantenuto la loro giovinezza nonostante il passare degli anni è merito di chi, con dedizione, se n’è sempre preso cura. In primis il Comune e Metropolitana Milanese, che effettua una costante attività di monitoraggio e manutenzione, e che ha promosso nel 2013 il sito dell’acqua di Milano: milanoblu.com, su cui già oggi è presente una sezione dedicata ai draghi verdi (oltre che alle fontanelle 2.0, ovvero le case dell’acqua, sbarcate finalmente anche a Milano).

Oggi però vogliamo lanciare lo sguardo un poco oltre. Immaginiamo un grande progetto per il rilancio del ruolo delle fontanelle pubbliche nel tessuto della città: da elemento di arredo urbano a cuore di piccole oasi di socialità, riqualificate e attrezzate per essere luoghi di ritrovo e di interesse cittadino. Il tutto disponibile su una mappa sempre aggiornata, che possa rendere riconoscibili e fruibili questi nuovi spazi della vita pubblica della città.

Se davvero esistono dettagli in grado di costruire la memoria dei luoghi e di rafforzare i legami con la propria città, siamo convinti che questo piccolo tassello della rigenerazione urbana, carico di significato e di prospettiva, sia uno di quelli.

http://www.milanoblu.com/

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