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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 29-11-2013 alle 19:42

A leggere certe cifre mi rendo conto dello scollamento tra la realtà in cui vivo e quella delle opere pubbliche.

Ok sono opere importanti e spero che quello sia il loro costo reale, e anche se così non fosse, sono sempre soldi che fanno da volano all'economia... sempre che...

1) le aziende appaltatrici siano il più possibile vicine a Milano.

2) Stesso discorso per i lavoratori che devono vivere in città e reinvestire qui i soldi (se li portano nei paradisi fiscali o in paesi esteri il comune si impoverisce senza alcun beneficio sull'economia locale).

Sui tempi di lavoro non mi esprimo (è chiaro che non si può pagare certe cifre per lavori che durano tre mesi).

Esauriti questi temi (che posso anche accettare) quello che non accetto è l'aver recuperato i soldi attraverso un prestito e farlo passare come una grande vittoria.

Se i due teatri si sono ridotti in questo stato, sono stati chiusi, e non sono stati riparati per anni e anni, probabilmente il motivo è che non c'erano i soldi.

Mi sarebbe piaciuto leggere che (come tutte le persone assennate) negli anni si era riusciti a risparmiare e a trovare le risorse per la risistemazione, ma purtroppo negli ambienti di governo dove si gestiscono i soldi altrui vige la mentalità del debito per cui ogni soldo risparmiato e non speso è un soldo sprecato.

Ecco allora un nuovo debito che pagheremo con più o meno interessi nei prossimi anni (perchè nel post non sono riportate le condizioni del prestito?) e ci impedirà per un po' di fare altri importanti lavori importanti per la città.

Quello che chiedo con forza e vorrei veder realizzato per legge a livello locale ma anche nazionale è un tipo di appalto dettagliato, in cui chi presenta il preventivo abbia l'obbligo di specificare tutte le voci di spesa (dai materiali ai servizi agli stipendi per gli operai) in modo da dimostrare che nessun soggetto singolo guadagnerà da questo appalto più di 5.000€/mese.

A fare i pagamenti poi sarebbe direttamente l'ente commissionante (in questo caso il comune) perchè temo che in quei cantieri ci finiranno un paio di muratori extracomunitari sottopagati che useranno materiali di aziende che forse (se l'azienda che ha preso l'appalto non fallisce prima come al solito) vedranno i soldi tra svariati anni, mentre il grosso dei soldi sparirà in tasca a qualche manager/dirigente o chissà che altro.

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