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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 21-06-2011 alle 11:29

Cari partecipaMini,
siamo arrivati al momento di adottare per l'intero partecipaMi (avviato nel  gennaio 2007 come naturale evoluzione di Comunali Milano 2006) la piattaforma tecnologica
openDCN ( www.opendcn.org ) che avete già avuto modo di vedere/usare per:
www.sicurezzastradale.partecipaMi.it (avviato ad aprile 2008)
www.manifestopermilano.partecipaMi.it (avviato a giugno 2010)
www.cives.partecipaMi.it (avviato a dicembre 2010)
www.comunalimilano2011.it

Questo passaggio si rende necessario perché la vecchia piattaforma era stata sviluppata personalizzando un software (per la precisione Drupal, un Content Management System molto diffuso) non pensato/progettato per l'e-participation. Era un prototipo sviluppato per aprire ComunaliMilano2006, mentre avevamo gia' in atto, all'interno del progetto e21 (finanziato dal Ministero per l'Innovazione e che vedeva coinvolti 10 comuni lombardi oltre alla Regione Lombardia)  lo sviluppo della piattaforma openDCN (dove "open" sta per open source e "DCN" per Deliberative Community Network) progettata sulla base di una approfondita analisi dei processi partecipativi (Bilancio Partecipato, Agenda 21) e dell'esperienza maturata in RCM a partire dal 1994. Il 'successo' di ComunaliMilano2006 e la sua naturale evoluzione in partecipaMi ci suggerì di non cambiare piattaforma quando openDCN fu pronto, ma iniziammo ad usarlo per i nuovi progetti, quelli elencati sopra: Sicurezza Stradale, Manifesto per Milano, Cives e ovviamente ComunaliMilano2011.

Oggi non è più sostenibile per Fondazione RCM mantenere e sviluppare due piattaforme software per gestire ambienti online di partecipazione civica e informata. E' necessario concentrare gli sforzi sullo sviluppo di openDCN, ben consapevoli che la versione attuale è da migliorare sia dal punto di vista della usabilità che nelle funzionalità. Proprio per questa ragione, mentre operiamo questo cambiamento di piattaforma, lanciamo una Call per sviluppatori openDCN).

E adesso veniamo al cambio di piattaforma per partecipaMi e alle ripercussioni sulla vita on-line dei partecipaMini.

La modifica sostanziale è che i vecchi forum vengono sostituiti dalle discussioni informate di openDCN (con eventuali mappe associate): il vantaggio è che i documenti a supporto delle argomentazioni restano legati alla discussione di pertinenza invece di finire un'unica area di documentazione complessiva (un calderone) separata dai post.

Questo strumento della discussione informata (ormai ampiamente sperimentato) supporta ora gli spazi di discussione di partecipaMi: in particolare i Forum di zona sono ora dotati di una mappa che consente la localizzazione delle discussioni (un vantaggio che pensiamo possa compensare la perdita della visualizzazione, passando con il mouse sopra le 9 zone di Milano, delle ultime discussioni avviate che potrà essere, se necessario, reintrodotto)

Questo primo passaggio, a livello di home page, verrà perfezionato a breve per reintrodurre gli automatismi che erano presenti sulla vecchia home page di partecipaMi, quali:
- la pubblicazione automatica degli eventi più prossimi nella sezione "Eventi";
- la pubblicazione automatica delle discussioni del "Forum permanente sulla città" in cui sono arrivati gli ultimi post;
- la visualizzazione, passando con il mouse sopra le 9 Zone di Milano, delle ultime discussioni avviate sui forum di Zona;
- la pubblicazione del calendario mensile degli eventi con la segnalazione dei giorni con almeno un evento.

L'adozione della piattaforma openDCN consente di mantenere attiva l'area "Problemi e Proposte", dove sono raccolte le idee per la città emerse durante la recente campagna elettorale, che possono essere ancora discusse e arricchite.

Inoltre mette immediatamente a disposizione ulteriori strumenti, tipicamente la possibilità di effettuare consultazioni tra tutti i registrati, eventualmente adottando strumenti di autenticazione più "forti" quali la Carta Regionale dei Servizi. Uno strumento sviluppato nell'ambito di un progetto europeo, con standard di affidabilità (quanto a segretezza e unicità del voto) molto maggiori di quelli dei più diffusi sondaggi online, che la nuova amministrazione potrebbe prendere in considerazione, nel contesto di una revisione dello Statuto Comunale, per ascoltare i cittadini più frequentemente e a costi meno onerosi per la collettività.

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