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Inviato da avatar Roberto Gariboldi il 08-12-2013 alle 11:14

INVETTIVA

CHE CI FACCIAMO CON QUESTO CANALE?

Milano, è noto a tutti, per secoli è stata una città d’acqua, anche se nello scorso secolo questa affascinante caratteristica è stata progressivamente cancellata. L’Expo 2015 ha scatenato la fantasia di chi di queste cose si occupa e, partendo dai faraonici e fantascientifici progetti della scorsa giunta, si è arrivati a più moderati consigli a causa della crisi che impedisce inutili voli pindarici.

Certo l’Egitto ha il canale di Suez e Panama ha l’omonimo canale, allora i nostri fantasiosi progettisti hanno pensato: perché non ci facciamo anche noi il nostro bel canale? Detto fatto il canale è stato approvato e per la modica spesa di circa 90 milioni di euro (dicasi novanta milioni!!!) non si trova niente di meglio che sfregiare l’area dei parchi di Trenno e della Cave, per fare cosa?

Forse un canale navigabile in seguito magari sfruttabile come via commerciale?

Oppure creare una via d’acqua indispensabile a portare questo elemento vitale all’agricoltura a campi rinsecchiti dalla scarsità di questo bene?

Niente di tutto questo si tratta solo di un piccolo canale foderato di cemento realizzato abbattendo centinaia di alberi, che non ha nessuna funzione pratica e che fra qualche anno (sono pronto a scommettere) sarà una discarica a cielo aperto e così l’amministrazione comunale di quel tempo sarà costretta a prosciugarlo e chiuderlo (naturalmente spendendoci altri milioni di euro per riparare al danno arrecato da questa amministrazione).

L’amministrazione dice che era un impegno già preso e perciò non più cancellabile, ridicolo!

Amministratori coraggiosi e attenti devono sempre avere la capacità di respingere progetti assurdi e costosi se questi sono evidentemente inutili e dannosi così come è questo canale.

Diverse associazioni come Italia Nostra, il CSA Petrarca e altri hanno proposto delle modifiche atte a limitare i danni e a contenere i costi, ma il Comune ha fatto orecchie da mercante, arroccandosi dietro fumose giustificazioni.

In particolare il CSA Petrarca propone l’utilizzo del fontanile Misercordia e la sua connessione con il fontanile Marcionino, attualmente asciutto a causa della cementificazione della testa nella porzione Marchesi/Taggia.

Inoltre il CSA propone di riutilizzare i fontanili storici, ridando così al Parco delle Cave un aspetto molto simile a quello storico dei “deliziosi passeggi del Petrarca” illustre abitante di Villa Linterno oggi nota come Cascina Linterno.

Spero non mi si venga a dire che questo canale sarà un polo di attrazione turistica: quando mai un rigagnolo non navigabile e di cemento è diventato un richiamo per i turisti? È un'offesa per il buon senso e l’intelligenza delle persone normali; penso comunque che molti verranno a vederlo solo per ridere della stupidità di chi ha finanziato una simile assurdità.

Non voglio apparire populista e perciò non dirò che questi soldi potevano meglio essere impiegati per il bene della popolazione milanese tanto vessata e tassata, però non potete impedirmi di dire che questi soldi potevano essere meglio spesi per sistemare le tante magagne di questa città in vista di questa esposizione mondiale e con 90 milioni di euro di cose se ne possono fare!!!

Spero che la protesta della cittadinanza contraria a questo infausto progetto faccia riflettere i nostri amministratori cittadini, altrimenti questo canale sarà ricordato come uno dei più grossi spechi di denaro della giunta Pisapia.

Comunque vi seguiremo fino alla fine dei lavori e non mancheremo di denunciare ogni volta le anomalie di questo infausto progetto.

Roberto Gariboldi

CSA Petrarca




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