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Inviato da avatar Lorenzo Pozzati il 24-12-2013 alle 11:50

2016: Lupi contro Pisapia.

Chi vincerà?

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Buon Natale a tutti.

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IL Comune

Pisapia e Lupi, già iniziata la corsa per il 2016
Nessuna candidatura ufficiale, ma prime mosse

Il ministro «L’intero centrodestra deve riconquistare Milano». Il sindaco: io impegnato per il centrosinistra

Il ministro Maurizio Lupi (Salmoirago)





 Il ministro Maurizio Lupi (Salmoirago)

Nessuno dei due dice apertamente che si candida. Ma la corsa per il 2016 è già cominciata. Parliamo del sindaco uscente Giuliano Pisapia e del ministro Maurizio Lupi. Le danze le attacca il primo che lunedì in mattinata, a Palazzo Marino, ha presentato il gruppo consiliare del Nuovo centrodestra e ha lanciato la sfida delle primarie di coalizione: «Bisogna che siano i cittadini a scegliere chi dovrà sfidare Giuliano Pisapia». Primarie a cui lui stesso potrebbe partecipare? Lupi frena: «Uno deve fare al meglio il suo mestiere. Io sto facendo il ministro delle Infrastrutture e politica è assumersi le proprie responsabilità». Pausa e poi: «Certo, fra due anni vedremo cosa succederà. Di certo, io voglio aiutare la mia città come ho cercato di fare in passato».

Il sindaco Giuliano Pisapia (Fotogramma)





  Il sindaco Giuliano Pisapia (Fotogramma)

IL SINDACO
- Pisapia segue a ruota e l’occasione è il brindisi natalizio con la stampa. Si parla di 2016, dunque: «Prima bisogna vedere chi sarà il mio sfidante. Se ci saranno le primarie del centrodestra sarà interessante vedere se vincerà Salvini, Lupi o uno dei consiglieri giovani che si stanno preparando anche loro». Se parla di sfidante, si deduce che Pisapia abbia sciolto il dubbio sul suo eventuale secondo mandato. Ma poi frena: «Che lo sfidante sia io o un altro, io sarò impegnato in ogni caso nella competizione per un governo che possa dare le risposte alle necessità di Milano e dei milanesi».

IL CENTRODESTRA - Un passo indietro. Lupi, che era entrato la prima volta a Palazzo Marino nel ‘93 (la conferenza stampa si svolge nella sala dedicata allo storico custode Franco Brigida, «un amico che aveva accompagnato me come tutti i nuovi arrivati nei primi passi in Comune») fa notare che il centrodestra nel 2006 aveva avuto 245 mila voti e che nel 2013 si è fermato a 146 mila. «Il nostro obiettivo - riassume - è riaffezionare le 100 mila persone che non ci hanno votato più e le molte che hanno scelto l’astensione». Il ministro fa autocritica: «Sicuramente abbiamo sbagliato qualcosa, ma adesso tutto il centrodestra deve avere come obiettivo condiviso: quello di riconquistare Milano». È un appello alla coalizione: «Dobbiamo coinvolgere la città con un progetto in grado di affascinare. Noi del Nuovo centrodestra stiamo lavorando per questo e vogliamo ripartire da Milano che è sempre stata laboratorio delle buone pratiche della politica». Al fianco di Lupi ci sono il capogruppo in consiglio comunale Marco Valerio Bove, i consiglieri Matteo Forte e Carmine Abbagnale, il consigliere provinciale Nicola Mardegan. Ma in sala sono molti i presenti che hanno lasciato Forza Italia, a partire dal coordinatore regionale Alessandro Colucci. I numeri? «Su 66 consiglieri di zona del vecchio Pdl, 26 hanno traslocato nel Ncd e un’altra decina ci sta pensando. Questi si sommano a 9 consiglieri regionali, 6 provinciali (tra i quali il presidente Guido Podestà), 3 comunali». E a Lupi, che garantisce «ogni collaborazione possibile con Forza Italia», rispondono il coordinatore cittadino di Fi, Giulio Gallera: «Sì alle primarie del centrodestra, sì alla sfida nei quartieri, quelli sedotti e abbandonati da Pisapia, che sono stati traditi dalla sua disattenzione e che noi continuiamo a seguire». D’accordo anche Fabrizio De Pasquale (Fi), che aggiunge: «Maurizio Lupi sarebbe il sindaco operativo che ci vuole dopo Pisapia. Bene le primarie, purché si ragioni in termini di coalizione e non ci si faccia dispetti».

IL CENTROSINISTRA - Torniamo a Pisapia: «Mi fa piacere che Lupi abbia lanciato le primarie del centrodestra. Significa creare una partecipazione necessaria». E poi: «Sono un momento in cui la città si risveglia e progetta, poi sarà compito di chi governa fare sì che i progetti diventino realtà». Quanto all’eventualità di una candidatura di Maurizio Lupi, «è comprensibile, visto che ha avuto un ruolo importante a Milano e come ministro». E Lupi, cosa pensa dell’eventuale bis di Pisapia? «Beh, credo che non ci sia nulla di più bello che guidare una città per cinque anni e poi farsi giudicare dagli stessi cittadini che ti avevano eletto o no la prima volta».

24 dicembre 2013

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