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Assolutamente no !
Forse pensi che le migliaia di clandestine che a Milano esercitano la prostituzione battendo i marciapiedi, senza permesso di soggiorno, sfruttate e schiavizzate, oppure tossiche in cerca occasionalmente di soldi per una dose, potrebbero essere "regolarizzate " nei bordelli pubblici ?
E pensi comunque che la gestione di questi non finirebbe nelle mani di gente legata alla malavita ?
E anche negli altri casi di cittadine italiane, o immigrate regolari consenzienti, io ritengo che queste donne dovrebbero essere guidate a un percorso di recupero, piuttosto che incentivate a percorrere una strada che è offensiva della dignità umana, solo perchè uno stato ci vuole fare cassa sopra.
Immagino poi come sarebbe "facile" reperire i quartieri a luci rosse ... e come ne sarebbero contenti i cittadini residenti.
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