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Inviato da avatar Maria Chiara Giudici il 08-01-2014 alle 16:05

Gentile dottoressa Intra,

la ringrazio per la sua risposta che ritengo tuttavia, nella sostanza, insoddisfacente in quanto si limita a segnalare l'attività di sgombero avvenuta, tardivamente, e nessuna idea o progetto di prevenzione dei fenomeni segnalati. Tutto quanto riguarda l'attività di raccolta rifiuti mi lascia sempre molto perplessa, infatti, in un passato abbastanza recente, nei condomini della città venivano associazioni o parrocchie a ritirare carta e altri oggetti, vendendo i quali sostenevano le loro attività. Adesso invece conferiamo carta, vetro, plastica e umido ben differenziati all'Amsa con l'unico risultato di veder aumentare le tariffe relative al ritiro dei rifiuti solidi: la Tares è stata molto pesante. Io desidero sapere, anzi credo proprio sia un mio diritto chiedere, se la differenziazione, cui siamo costretti, generi  dei risparmi e, se sì perché essi non servono a compensare e diminuire i costi del ritiro. Se la risposta fosse invece no allora, se è inutile, lasciamo perdere la differenziazione con buona pace di tutti. Io non sono avversa alla differenziazione, anzi faccio notare che io la faccio in modo più articolato in quanto recupero i tappi delle bottiglie d'acqua che, essendo di polietilene sono raccolti e venduti da diverse Onlus e Associazioni. Io porto i miei tappi fino all'Ospedale Maggiore e lì li lascio in un punto di raccolta presso la Cappella. Il ricavato della vendita viene messo nel fondo per la ricerca in campo ematologico. Racconto questo aneddoto per chiedere come mai non ci mettiate un po' di iniziativa e, me lo lasci dire, intelligenza, per rendere più fruttifera la raccolta e diminuirne i costi, perchè un incentivo il cittadino lo deve avere (nel caso dei tappi la motivazione è legata alla finalità). Invece nulla di tutto questo avviene, sembra che l'iniziativa, a Milano, sia tutta concentrata nell'elaborazione di nuove tasse. A questo aggiungo che l'attività di segnalazione dei punti a rischio, di discarica per esempio, non dovrebbe  riguardare solo il cittadino ma prima di tutto il personale Amsa che agisce sul territorio. Invece non è così, voi non sfruttate assolutamente questa potenzialità, infatti tempo fa' mi è capitato di dire a un vostro operatore, che stava raccogliendo bottiglie abbandonate nei giardinetti di via Stelvio (dietro PioX), di segnalare il fatto che in questo spazio c'erano spesso i resti di bivacchi e mi è stato risposto che non stava al personale Amsa farlo: un po' di formazione in questo senso non farebbe male, avere informazioni capillari che permettano di fare una mappatura dei punti di maggior rischio in città potrebbe aiutare anche all'individuazione delle responsabilità e quindi alla prevenzione del fenomeno. Ecco a me sembra che la prevenzione o la dissuasione (p.e. Cartelli che indichino l'indirizzo della discarica più vicina, o il numero dell'Amsa, e la violazione che si sta compiendo abbandonando oggetti per strada) non siano le sue preoccupazioni signora Intra.

Devo concludere con un arrivederci alla prossima volta? Mi auguro di no, io sono un'inguaribile ottimista e spero sempre nel miglioramento.

P.S. La situazione dei giardinetti citata non mi è possibile documentarla: è luogo di bivacco notturno e diurno e scattare foto in presenza di gruppi di persone che ti osservano non mi è sembrato, finora, opportuno.

Grazie per l'attenzione M.Chiara Giudici

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