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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 10-01-2014 alle 15:37

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/14_gennaio_10/sponsor-metro-meglio-che-ritoccare-biglietti-privati-milione-euro-il-contratto-atm-8703e6e2-79ca-11e3-b957-bdf8e5fd9e96.shtml

Trasporti

Maran: «Sponsor nel metrò, meglio che ritoccare i biglietti»

Dai privati un milione di euro per il contratto Atm. A giorni una delibera per Lima, Bignami e Bicocca


L’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran (Photoviews)

«Andavamo ai concerti al Palasharp , tifiamo nel basket Armani Jeans, possiamo anche scendere ad una fermata con lo sponsor, no?». L’assessore ai Trasporti, Pierfrancesco Maran, difende la delibera, da lui proposta e firmata, con le linee di d’indirizzo che metteranno a gara i nomi delle stazioni metropolitane per affiancarle al logo di uno sponsor. Ma ha subito dovuto fare i conti con i dubbi e le critiche di consiglieri di opposizione e di maggioranza.

Non significa snaturare l’identità di Milano?

«Intanto sta accadendo in tutte le principali metropolitane del mondo e poi si tratterà di un affiancamento di un nome che non sostituisce l’originale: a giorni pubblicheremo il bando, che lascia comunque l’ultima parola alla giunta, proprio perché siamo consapevoli della necessità di valutare con la massima attenzione pro e contro di ogni singola sponsorizzazione».

L’obiettivo è fare cassa?

«Partiamo dalla situazione che dobbiamo affrontare: Milano sta aprendo nuove metropolitane, i contributi statali non aumentano, anzi, e quindi dobbiamo inventarci nuovi modi per finanziare il trasporto pubblico. Anche perché non abbiamo nessuna intenzione di rincarare nuovamente le tariffe di biglietto e abbonamenti».

E gli sponsor sono l’unica alternativa?

«In realtà, in questi anni abbiamo attivato altre strategie di entrata come l’Area C, la sosta a pagamento, i nuovi servizi di car sharing che, oltre a fornire una straordinaria possibilità di trasporto non privato, garantiscono entrate rilevanti al Comune».

Avete un’idea di quanto potrebbero rendere le fermate sponsorizzate?

«Riteniamo possa valere alcuni milioni di euro all’anno: ovviamente, facendo un bando pubblico avremo la possibilità di valutare le offerte più vantaggiose».

E come verranno usati questi soldi?

«Beh, intanto ogni fonte di entrata ci aiuta a pagare il contratto di servizio con Atm. E poi abbiamo in programma una serie di interventi per abbattere alcune barriere architettoniche».

Perché questa operazione dovrebbe avere successo?

«Altri esperimenti di partnership pubblico-privato in metropolitana hanno funzionato: penso alla fermata di San Babila, da quando è di fatto diventata un piccolo centro commerciale. O anche alla operazione che Atm aveva fatto con Fastweb, sviluppando interesse e curiosità, non critiche».

Gestendo voi questi sponsor, non state “scippando” una voce di entrata ad Atm?

«Intanto, il dibattito fino a ieri era su come il Comune potesse trovare risorse per pagare il contratto di Atm. E comunque, il nome delle stazioni è di nostra competenza, tanto è vero che a giorni presenteremo anche una delibera per affiancare il nome di alcune fermate a luoghi caratteristici: Bignami diventerà Bignami-Parco Nord; Bicocca porterà il nome dell’Università; Lima sarà Lima-Teatro Puccini».

Dovrete quindi cambiare insegne, cartellonistica e così via?
«Certo, ma il bando prevede che queste spese siano a carico degli sponsor».

Se non dovesse funzionare?
«Noi siamo convinti che Milano sia una città su cui ha senso investire, soprattutto in questa fase di avvicinamento all’Expo. E poi nessuno ha detto che faremo solo questo: oltre alle iniziative già citate, continueremo la lotta all’evasione tariffaria con la chiusura dei tornelli e gli altri capitoli. Non viviamo solo di sponsor».

10 gennaio 2014

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