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Bisogna poter eliminare le automobili parcheggiate (decisione politica) e bisogna intervenire per rendere attraversabili in sicurezza gli incroci (progetto tecnico non banale che è tutto ancora da fare e che sicuramente non viene via in poco tempo e con due lire).
L'illusione di poter fare ciclabilità (o qualunque cosa) senza pagare il prezzo dovuto è una delle prime cause della difficoltà a portarle avanti il tema con la serietà che merita.
Le piste ciclabili vere, che non si interrompono agli incroci costano circa 1000 euro al metro e portano via posti auto. Ovunque sono state realizzate è stato pagato questo prezzo economico e questo prezzo sociale. E' meno rispetto a tutti gli altri sistemi di trasporto ma non è comunque niente. Chi vuol far credere il contrario punta, consapevolmente o meno a non far niente. Non per niente l'idea della ciclabilità a costo zero unisce gli opposti estremismi dei detrattori a priori della bicicletta e dei ciclisti d'assalto.
Diceva un filosofo dell''800 che "ogni scelta è una rinuncia". Ma quel filosofo, angosciato dal problema della scelta, non a caso, era danese e non italiano.
Noi preferiamo frasi del tipo "Voi che avete provato il desco nudo ..... io vi darò l'Impero" (sic, compreso l'anacoluto)
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