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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 15-01-2014 alle 16:07

Il racconto è toccante, e tutte le volte che penso a queste persone che hanno fatto del proprio lavoro una ragione di vita e le confronto coi politici provo un profondo senso di ingiustizia.

Più in generale sulla crisi avrei da dire che trovo incredibile accendere la TV e sentire al telegiornale il ministro di turno dire "Dobbiamo agganciare la ripresa" come se questa fosse un qualcosa di mistico e metafisico che passa per volere divino e noi si debba aggrapparci in qualche modo.

Un comportamento da parassita, un'idea da parassita, proprio come ci si aspetta dai nostri governati che mai capiranno come creare benessere (cosa che i sucitati imprenditori hanno invece saputo fare per tanti anni).

O ancora sentire che la ripresa c'è anche se la disoccupazione aumenta... ripresa per chi? Forse non capiscono chi deve essere il beneficiario della ripresa...

Sul capitolo pensionati, penso che siano in parte vittime e in parte colpevoli.

Sorvolando sulle scelte politiche e lavorative di chi non ha saputo o voluto lasciare spazio ai più giovani; in uno scenario in cui i soldi non basteranno più per tutti, una società crudele ma realista butterebbe a mare i vecchi per dar modo ai giovani di riprendere a produrre col loro lavoro.

Qui assistiamo in molti casi ad anziani genitori che mantengono i propri figli coi soldi della pensione.

Non sarebbe forse meglio darli direttamente a loro, rendendoli indipendenti e capaci di costruirsi un futuro?

No, i più non mollano un centesimo senza lamentarsi, e tra le scuse più usate c'è quella che poi i giovani sono immaturi e scialacquerebbero tutti i loro risparmi per mancanza di esperienza.

Tralasciando il fatto che non si diventa esperti senza fare esperienze (spesso anche negative) da più parti gli economisti ci informano che i soldi vanno usati e l'economia gira attorno agli acquisti, anche quelli sbagliati, anche quelli inutili.

Se ad avere i soldi è gente che non se ne fa nulla perchè ha già tutto o non ha più interessi, ma li mette in banca (e da noi ormai le banche li fanno poi girare solo in circuiti finanziari e per lo strozzinaggio) è evidente che gli acquisti non aumenteranno mai.

Ultima riflessione sugli imprenditori in difficoltà e un ipotetico ufficio di riferimento/aiuto.

Sarebbe l'ennesimo esempio di malgoverno che crea burocrazia.

Un buon governo non crea imprenditori disperati.

E' un po come chiedere a un'industria che fa bicchieri bucati di produrre anche dei sottobicchieri a tenuta stagna.

E' il problema originale che va risolto.

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