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Leggo su Arcipelago Milano il resoconto che Luca Beltrami Gadola  ha fatto del recente "conclave di metà mandato" dell'amministrazione Pisapia.

Pedonalizzazione di Piazza Castello e Referendum sull''insperato" tesoretto emerso nelle pieghe del bilancio comunale. Queste le due principali iniziative decise. A Beltrami Gadola paiono topolini partoriti dalla montagna del conclave.  A me francamente un po' meno.

Soprattutto il secondo, il Tesoretto. Alcuni milioni resisi, forse un po' fortunosamente, disponibili (dopo due anni feroci in tema di tagli sui conti pubblici del comune). Uno spazio, per quanto piccolo, per chiamare (finalmente) i cittadini a un scelta consapevole e partecipata.

Ed è proprio qui, su questa iniziativa, che forse non sia il caso di parlarne come di un "topolino". Pisapia aveva nel 2011 al centro del suo programma la partecipazione. Poi ha subito due anni e mezzo di guerra sui conti. Ora è bene che questa amministrazione, quando può e come può, ne cominci a fare di partecipazione. E al meglio possibile.

E' quantomai probabile che la giunta Pisapia voglia mettere in palio, sul tesoretto, molti dei tanti progetti messi in frigorifero negli scorsi due anni e mezzo. Scuole, welfare, mobilità, cultura... Ed è necessario che i cittadini di Milano possano disporre di efficaci strumenti e spazi per informarsi (come anche Beltrami Gadola giustamente rileva).

Ma non solo schede di progetto o informazioni provenienti dall'alto, dal Comune. Come ben sappiamo noi di partecipaMi, una discussione informata si alimenta anche di tanti contributi orizzontali, opinioni, verifiche sul campo, contraddittori.  Ed è fondamentale un ambiente che consenta di discutere, riflettere e scambiare in modo anche estensivo e argomentato. Non quindi un sito chiuso, o una paginetta Facebook con commenti a raffica. O, peggio, un hashtag su Twitter, tanto caro a molti politici.

Per questo chiedo che partecipaMi venga coinvolto, e appieno, in questo referendum comunale.  Proprio per la sua capacità di sviluppo di "discussioni informate", ormai da anni sperimentate e pubbliche.

Spero vogliate fare vostra questa, credo legittima, richiesta.

Beppe Caravita