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Restauro - Termine che ha assunto differenti significati a se­conda del contesto culturale e del periodo storico e a proposi­to, del quale, alla luce del dibattito culturale che si è sviluppato negli ultimi decenni, appare semplicistico assumere una defi­nizione univoca. Le definizioni di restauro internazionalmente accet­tate si sono succedute nel tempo e sono contenute in docu­menti, internazionali o nazionali, detti Carte del Restauro: la Carta in­ternazionale del R. di Atene del 1931, la Carta internazionale del R. di Venezia del 1964, la Carta italiana del R. del 1972. Que­st'ultima richiama la necessità di considerare « tutte le ope­razioni di restauro sotto il sostanziale profilo conservativo, rispettan­do gli elementi aggiunti ed evitando comunque interventi in­novativi e di ripristino, vagliando attentamente la possibi­lità di nuove utilizzazioni degli antichi edifici monumentali, quando queste non risultino incompatibili con gli interessi sto­rico-artistici». Oggi il restauro è concepito essenzialmente come con­servazione integrale del bene culturale (ove per bene culturale si intende ogni bene che costituisca testimonianza materiale avente valore di civiltà) mediante interventi volti a mantenere in efficienza il manufatto, anche con un certo tipo di manuten­zione, e a trasmettere integralmente al futuro tutte le sue parti rispettando anche gli elementi aggiuntivi ed evitando in­terventi di ripristino. TI restauro conservativo presuppone l'inter­vento solo a fronte di comprovata necessità, che deve essere preliminarmente e accuratamente accertata (a tal fine è stato sviluppato di recente un nuovo metodo detto acquisizione del­la conoscenza"), e con la sola finalità di eliminare le cause di dissesto e degrado che interessano o minacciano l'incolumità del bene culturale. Gli interventi, dimostrati necessari, che si dovranno realizzare devono rispondere a tre requisiti fonda­mentali: la compatibilità, la reversibilità e la riconoscibilità.

Tratto da Glossari illustrati da “ARCHITETTURA “ di DeAgostini Novara 2003