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Inviato da avatar Laura Branzoni il 24-01-2014 alle 15:23

L'ho scritto su Facebook, lo scrivo anche qui:

Vi chiedo cortesemente di condividere in maniera capillare, non lo chiedo spesso, ma questa foto è veramente inquietante, posso testimoniarne la assoluta veridicità, percorrendo quotidianamente la tratta in questione in bicicletta testimonio di aver rischiato ripetute cadute oltre vista e respirazione faticose a causa della polvere nell'aria e sull'asfalto.
La lettera poi spiega chiaramente tutto, ed è triste. Molto triste.

"Neve a Milano?
La foto che trovi allegata è stata scattata mercoledì sera, in via Pannonia, periferia est di Milano, ma mercoledì sera, 22 gennaio 2014,
non nevicava.
Quella che vedi è polvere.
Polvere sottile, insidiosa, che ogni giorno, da mesi, si infila nei polmoni dei bambini che vanno a scuola, nei polmoni degli abitanti del quartiere , nei polmoni delle persone che transitano per questa parte della città.
Polvere che soffoca le piante, secca l'erba delle già morenti aiuole, rende scivoloso l'asfalto per moto, bici, auto.
Questa è la polvere del cantiere della metropolitana 4. Un cantiere selvaggio, senza controllo, che sfora in continuazione gli orari di lavoro (siamo arrivati a sentirlo funzionare sino alle 2 di notte, dovrebbe chiudere entro le 21.00), un cantiere che ha devastato l'unica superficie a verde un po' consistente che c'era in quartiere (il “Pratone”), un cantiere imposto alla popolazione senza possibilità di replica, un cantiere inutile perché NON CI SONO I FONDI NEANCHE PER INIZIARE L'OPERA e, se arrivassero, NON VERRA' MAI COMPLETATA PER L'EXPO (motivo per cui era nata).
Rimarranno i buchi.
Quelli nei nostri polmoni (in quanti moriremo, nessuno lo saprà mai)
Quelli nel terreno (un'opera nata morta)
Quelli nel bilancio del Comune (ovvero sempre noi)
Il buco che non vorrei rimanesse è quello della memoria: ti chiedo di diffondere questa mail e di conservarla in un angolo del tuo disco fisso, perché lottare contro questi soprusi, per il diritto alla salute, alla partecipazione, al rispetto degli individui è terribile, ma dimenticare e far finta di non aver saputo è ancora peggio.
Grazie per il tempo che hai dedicato a leggere questo memoriale.
Emanuele Breveglieri"


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