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Inviato da avatar Leonardo Sonnante il 29-06-2011 alle 12:48

A Udine si raccolgono dai cittadini segnalazioni sui malfunzionamenti, che l'amministrazione provvede ad esaminare e gestire. Si tratta di un'iniziativa molto simile a quella lanciata nel 2008 (http://milano.corriere.it/numeri_e_indirizzi/articoli/2008/06_Giugno/23/sicurezza_stradale.shtml) congiuntamente da Fondazione RCM e Ciclobby (www.ciclobby.it) col sito Sicurezza Stradale (www.sicurezzastradale.partecipaMi.it tuttora attivo) con l'obiettivo di raccogliere su una mappa segnalazioni di tutto ciò non funziona dal punto di vista del traffico e della sicurezza stradale.
La differenza sostanziale sta nel fatto che mentre in quella circostanza l'iniziativa rimase senza "controparte" all'interno dell'Amministrazione causa dimissione dell'assessore Edoardo Croci che l'aveva sostenuta per affiancarla all'istituzione di un "Tavolo sulla Sicurezza Stradale", nel caso di Udine mi pare vi sia un impegno preciso da parte dei referenti del Comune a farsi carico di quanto segnalato dai cittadini, che risulta decisivo per l'efficacia del servizio; anche se la possibiltà di inviare segnalazioni anonime e non commentabili induce un atteggiamento di delega da parte del cittadino nei confronti delle autorità preposte che non può, come avviene invece sulla piattaforma openDCN interagire in pubblico con l'amministrazione e con i concittadini ed avanzare proposte che diano luogo anche ad un dibattito sulle soluzioni.
Infine occorre osservare che il servizio fornito a Udine è basato su un software proprietario messo a disposizione da un'azienda per realizzare un servizio di raccolta e gestione di segnalazioni georeferenziate.
La sfida che abbiamo lanciato qui è quella di costruire una piattaforma open source di partecipazione per la città a 360 gradi che offra diverse possibilità di interazione (già ora possibili con gli strumenti in campo): segnalare, discutere, fare proposte, partecipare a consultazioni, brainstorming, …
Si tratterà di vedere quale modello di partecipazione l'amministrazione Pisapia vorrà adottare: con i cittadini che "affiancano" i vigili per tracciare, grazie alla loro conoscenza del territorio, malfunzionamenti e criticità oppure un processo che può anche partire da questo tipo di segnalazioni, ma che metta le basi per andare oltre, verso un coinvolgimento dei cittadini in processi di partecipazione effettiva e deliberazione, che ci renda tutti consapevoli anche delle risorse disponibili, della necessità di fare scelte e quindi della necessità di definire  priorità di intervento, come ad esempio fatto a Canegrate con il bilancio partecipativo (www.canegrate-partecipa.org)?

Leonardo

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