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A Ivan e Mario: avete ragione, quanto accade purtroppo conferma una cosa arcinota che spero sia messa definitivamente in soffitta con l'auspicata riforma del decentramento. Si tratta di questo: la maggior parte dei disagi e dei problemi procurati a cittadini e amministratori, deriva da una miriade di piccoli interventi locali di grande importanza per la qualità della vita quotidiana di ognuno di noi, e la formula del controllo centralizzato non funziona: sono troppo numerosi e diffusi sul territorio questi interventi - dal verde alle strade - per poterli controllare con efficacia, ed evitare errori o, peggio, furberie. In ogni zona va decentrato un operatore fisso per il verde pubblico e uno per la manutenzione di strade e spazi pubblici, in grado di controllare sistematicamente sul posto i lavori. Nel nostro caso - fermo restando il fatto che l'impresa dovra' rifare il lavoro, completandolo a regola d'arte come da capitolato - il direttore dei lavori dell'impresa afferma che si tratta di un errore degli operai. Ma talvolta succede - non voglio dire che sia questo il caso, perché non ne ho le prove - che specie nella movimentazione della terra si decide di utilizzare materiale improprio per i riempimenti, per risparmiare due volte: sui costi della terra buona e su quelli dello smaltimento di quella cattiva. Un'ultima considerazione quindi: e' vero che deve esserci questo controllo capillare, però è prezioso Anche il controllo diffuso del cittadino e del consigliere (come in questo caso hanno fatto i colleghi Salerani e Tin) che anziché girare la testa dall'altra parte, segnala subito la cosa.