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Inviato da avatar Paolo Caminati il 26-01-2014 alle 10:27

Il problema è che da noi,  il concetto di "legalità" è come il fumetto di tiramolla.

Da una parte fanno gli indignati speciali e gridano "vergogna" ad ogni piè sospinto, appena qualcuno sgarra.

Dall'altra si fa finta di niente, e la illegalità e i reati dei soliti noti diventano parte del paesaggio.

Ricordo che, oltre alla scuola di via Santa Croce, a Milano ci sono molti altri edifici di proprietà pubblica (cioè dei cittadini tutti) confiscati dai centri sociali.

Sto parlando del Macao, dello spazio in via Jenner/livigno, del "pianoterra" in via Confalonieri, dell'edificio in via Conchetta, ecc. . (senza parlare degli edifici privati occupati, come il Leonka, dove pure il Consigliere (Presidente della Commissione Sicurezza) Mirko Mazzali partecipa ai convegni dei graffitari...).  Oltretutto questi che sono "più uguali degli altri" possono permettersi di instaurare qualsiasi attività, palestre, ristoranti, caffetterie, discoteche, ecc, senza permessi, senza controlli, senza tasse, senza ASL, senzxa GDF, e andando avanti per anni a fare il cavolo che vogliono.

E chi paga le bollette di corrente e l'acqua?

Certo che il cittadino normale che rispetta tutte le leggi e le regole, paga le tasse, non parcheggia in divieto, chiede permessi al Comune anche per una insegna, o per riverniciare una facciata, si ritrova la finanaza a le ASL a controllare, viene perseguito o fatto chiudere anche se solo non mette il cartello di "vietato fumare"....

... si chiede "MA CHI ME LO FA FARE DI ESSERE ONESTO, DOMANI METTO SU UN "CENTRO SOCIALE e FACCIO QUELLO CHE MI PARE!". Tanto anche se mi sgomberano, mi trasferisco in un edificio pubblico e lì sto dentro in pace.

Nella foto le immagini delle barricate date alle fiamme in occasione dello sgombero dall'edificio di via Olgiati, dove stava prima il centro sociale che ora sta nella scuola di via Santa Croce.

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