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Inviato da avatar Roberto Michele Mazzilli il 29-01-2014 alle 23:14

Senza uno studio, ma puntare tutto sulle piste ciclabili, totalmente deserte, non è un'utopia, è un disastro.

Nessuno ha idea di dove mettere le auto che verrebbero eliminate e da Corso sempione e da Viale Certosa ??

La riqalificazione di viale certosa come mezzi di trasporto passa solo dalla buona voltontà di ristudiare i percorsi dei mezzi che sono:

  1. auto
  2. linea 14 tram (una volta faceva solo un raggio della città e finiva a Cairoli, solo con i Jumbo tram fu estesa a Lorenteggio, in pratica uccidendola)
  3. linea 40 (bus)
  4. linea 68 /69 (bus)
  5. linea extraurbana che passa per Milano ex STIE 
  6. linee extraurbane (forse si chiama Z501 oltretutto porta da piazzale ai laghi a Lampugnano)
  7. passante ferroviario (treno)

A me sembra che l'idelogia delle piste ciclabili, partorisca aborti come la pista in Via Gallarate, considerata il giro della morte o come l'inusata e vuota pista del Bonola, nonostante i fedeli della bici della zona.

Un riassesto della zona non deve passare per forza dalle piste cicbalili, basta che passi per la razionalità: le piste ciclabili sarebbero un bonus, una volta che ragionate, fatte passare sui marciapiedi larghi, quidni con poca spesa, coordinate tra di loro, integrate con le bici comunali.

Ma c'è qualcuno in comune che sia in grado di fare un piano del territorio milanese semplice e credibile ??

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