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Inviato da avatar Marco Righini il 16-02-2014 alle 17:50

Il fantasma del Petrarca
Panettone d’Oro all’associazione di Massimo de Rigo,
che da anni si batte per il restauro di Cascina Linterno

di Franco Morganti

Domenica 2 febbraio in Comune è stato conferito il Panettone d’Oro, premio alla Virtù Civica, fra le altre, all’Associazione CSA Petrarca, presieduta da Massimo de Rigo, che ha condotto varie iniziative di tutela del territorio, fra cui soprattutto la battaglia per la salvaguardia della Cascina o Villa Linterno e della sua storia petrarchesca. Eppure la cascina, di cui ci siamo già occupati su queste colonne, non gode di altrettanta cura da parte dello stesso Comune, che ha approvato un progetto col quale i resti petrarcheschi sarebbero manomessi da lavori di recupero, non certo di restauro; nella parte antica pare si installino servizi igienici, nei soffitti autentici si mettano pannelli radianti per il riscaldamento e le pareti siano soggette a varie bucherellature. Peccato che il sito sia stato dichiarato Monumento Nazionale con decreto ministeriale del 1999 e i lavori potrebbero finire addirittura sotto la tagliola penale.

Il progetto sembra finalizzato a un’abitazione, probabilmente destinata a una famiglia di agricoltori, che rispondano al progetto Expo 2015 di un percorso di cascine agricole milanesi, anche se reinventate. Finora il progetto è solo di massima e sarà necessario vedere come si è sviluppato in dettaglio, al fine di garantire ogni salvaguardia del bene, perché quando i buchi sono fatti è tardi per fare marcia indietro. In realtà il Comune si è impegnato in un comodato d’uso ad un’altra associazione, Amici di Cascina Linterno, animata da abitanti locali, che risponde forse all’esigenza del percorso di cascine agricole; ma sarebbe sorprendente che un progetto di alto valore culturale e turistico fosse assoggettato a piccole rivendicazioni private. E vedremo anche come saranno descritti i percorsi Expo per evitare che il patrimonio del sito venga disperso. Come dice Philippe Daverio nel titolo del suo nuovo libro, che il 20 marzo sarà presentato al Touring da un parterre di personalità, bisogna saper «guardar lontano e veder vicino». Qui pare che il Comune per ora veda vicino, ma non guardi lontano.

Quei lavori vanno fermati, per introdurre le poche varianti che consentirebbero la sopravvivenza del ricordo petrarchesco e il futuro allestimento di un piccolo museo. L’architetto Marco Ermentini, che è entrato nel Gruppo 124 di Renzo Piano al Senato per il «rammendo delle periferie», ha studiato queste varianti che hanno il sapore della Timidina, la medicina da lui scherzosamente proposta e mostrata da Piano in tv a «Otto e Mezzo». Attenzione poi che Linterno è protetta da un nume tutelare, forse lo spettro stesso di Petrarca, che nei secoli ha sempre impedito il proprio stravolgimento, facendo fare una brutta fine a coloro che ci provavano. Al contrario Claudio De Albertis, che ha ceduto Linterno al Comune con una dote di un milione di euro per i restauri (quelli veri), è stato rinominato proprio venerdì 31 gennaio alla presidenza della Triennale (complimenti!). Petrarca non dimentica. Attenti dunque ad alterare Linterno. Lo spettro sorveglia.

Corriere della Sera (16 febbraio 2014)

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/14_febbraio_16/fantasma-petrarca-7bca2d5e-96f8-11e3-bd07-09f12e62f947.shtml

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