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Inviato da avatar Silvano Umberto Tramonte il 25-02-2014 alle 14:52

Bene, una risposta articolata, richiede altrettanto articolata risposta. Riasponderò punto per punto, inserendo la mia risposta nel suo testo contenuto tra i segni << e >>, per comodità sua e di quanti avranno la bontà e la pazienza di leggere.

<<E' vero che un litro di benzina costa come un litro di vino (economico, si spera...) ma è altrettanto vero che ci sono i famosi carburanti alternativi (gpl e metano) che hanno ormai costi di gestione davvero dimezzati (il gpl oggi costa al max 0,8 o 0,9€ litro, il metano ancora meno.:) e impatti ambientali ben + bassi di benzina e diesel euro 5 con fap..>>    Certo, ma non tutte le automobili sono a gpl o a metano. Anzi, la maggior parte sono ancora a benzina e dunque ben venga l'utilizzo di una piccola carsharing dotata di economizzatore piuttosto che il grosso SUV o la grossa berlina o la macchina sportiva. Ma io attribuivo al costo della benzina, in parte, il merito di aver diminuito il numero di veicoli circolanti in città. Evidentemente, dato il costo, chi può evitare, evita.

<<E' vero anche che se si potesse usare sempre la seconda auto in "sharing" ci sarebbero meno auto parcheggiate (ma non di certo in circolazione..); tuttavia ci sono troppi, davvero troppi temi che ostacolano ancora questa modalità di "sharing".>> Già, ed è un peccato...

<<Anzitutto l'impossibiltà di avere sempre lo stesso veicolo a disposizione: pensate a chi trasporta i bimbi e ogni volta deve montare un seggiolino>> Se lo monterà. Non confondiamo l'eccesso di comodità del singolo con il minimo di comodità di una intera città.

<<in secondo luogo, la non certezza di trovare una vettura nel posto e nel tempo richiesto: si va sempre di corsa, a volte raggiungere la vettura + vicina, per quanto agevolato dalle app (e non vorrei aprire una parentesi in merito a uber.. ) , non è immediato come averla parcheggiata sotto casa, il che per i + è un problema; che si potrebbe risolvere, certo, aumentando a dismisura il numero di auto disponibili da car sharing, ma a questo punto mi chiedo dove stia la convenienza tra avere la città piena di auto da car sharing rispetto ad averla piena di auto... private!>> Francamente non capisco. Reitero quanto affermato al capoverso precedente e aggiungo: non credo che l'intendimento del comune nel varare il progetto carsharing fosse quello di preoccuparsi della totale comodità del singolo, quanto quello di risolvere, o attenuare, un problema per l'intera comunità. E' evidente che bisogna cercarsi una macchina, ma è altrettanto evidente che è assai più agevole e comodo che cercarsi un tram, o aspettarlo. Meno comodo ma più economico di un taxi. Più comodo e più economico che usare la propria automobile. Non corre porprio, a mio avviso, l'urgenza di aumentare a dismisura il numero delle automobili in carsharing. Anzi, tra enjoy e car2go quasi ci siamo, ai livelli attuali, nel senso che quando si cerca una macchina ce n'è quasi sempre una abbastanza comoda: pochi minuti a piedi. ma se non si trova una macchina comoda si può prendere un mezzo pubblico. Sono due validissime alternative che si completano a vicenda senza entrare in concorrenza tra loro, ma in sinergia.

<<Infine, e la dico e la ripeto tutta, queste azioni del comune sono "palliativi" che onestamente non risolvono proprio nulla.>> Questa è affermazione non argomentata e dunque non argomentabile, assolutamente inconsistente sul piano dialettico e derivante sul piano polemico: il mio interlocutore non se la prenderà se non rispondo poiché: 1-non amo le polemiche e 2-non amo uscire dal terreno della logica argomentata per finire in quello dell'opinabile indimostrato.

<<Ripeto, e ripeto, per i consiglieri che verrano (si spera meno attaccati alla portrona e al prestigio come quelli passati e presenti) e più desiderosi di migliorare la città, per migliorare la mobilità di Milano occorre una analisi della mobilità. sembra banale, ma mi sembra che tutti siano pronti a proporre e implementare meccanismi (divieti o balzelli) per lo più in nome della qualità di vita e dell'ecologia, ma nessuno si preoccupa di capire la gente dove deve andare, cosa si deve portare con se (viaggiare da soli oppure in 4 e con dei bagagli è onestamente un po' diverso), e quindi quali siano i reali bisogni di mobilità.>> Io non conosco i consiglieri di ieri come non conosco quelli di oggi, ma credo si confonda il bisogno di mobilità della città, bisogno globale e aspecifico, con quello assai specifico del singolo cittadino. Il bene della comunità si fonda sulle capacità di adattamento del singolo. Comunità non vuol dire badare ai singoli bisogni, bensì badare ai bisogni universali. Dei singoli bisogni si preoccuperà il singolo. Francamente non vedo il problema posto dato che viaggiare in quattro con bagagli è possibile, oltre che con il proiprio veicolo, anche con mezzi pubblici, taxi e carsharing. Ma non è che tutti si devono muovere tutti i giorni con armi bagagli e tutta la famiglia. Io credo che noi si debba essere disposti a qualche sacrificio del proprio particulare per il bene più gerarchicamente importante e universale della comunità. E salvaguardare il genius loci della città. Diminuire il numero delle macchine circolanti va in questa direzione e credo che la possibilità di trovare una vettura in car sharing nei grandi parcheggi periferici o vicino alle stazioni convinca molti di colorom che da fuori venivano in città con la propria macchina a usare MM o treni e trovarsi una macchina in città. Il dato di fatto però, che è sotto gli occhi di tutti, è che il traffico cittadino è diminuito.

<<Tappezzare la città di mezzi pubblici, soprattutto le periferie e l'interland>> Mi trova d'accortdo a metà: sì per le periferie e l'interland, no per il tappezzamento cittadino. I mezzi di superfice non sono la panacea di tutti i mali ma un male necessario. I jambo tram e autobus producono carichi vibratori, inquinamento acustico e visivo, oltrecché estetico. La nostra è una città dall'impianto antico ma dalle esigenze moderne. Le soluzioni devono essere un compromesso tra il genius loci e le moderne esigenze. 

<<Sotterrare buona parte della mobilità urbana>> Avrebbe costi insostenibili e incontrerebbe difficoltà terrificanti a paragone delle quali, costi e difficoltà per costruire le poche linee della MM non sarebbero nulla.

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