Rispondi a:

Inviato da avatar Lorenzo Pozzati il 02-03-2014 alle 16:32

Un diffusissimo (basta parlare un po' in giro) leitmotiv lamenta: "Vengono offerti stipendi da fame perchè, a fronte di un rifiuto, c'è subito un immigrato che accetta".

Per cui, la ricetta di leghisti, fascisti, nazisti, cattivi populisti e qualunquisti: via gli immigrati (che ci rubano il lavoro).

Premesso che è vero che c'è questa offerta (ormai anche la domanda) di basso prezzo della forza-lavoro (che dovrebbe perlomeno essere, a norma della vigente Costituzione, sufficiente a fare vivere dignitosamente il lavoratore e magari anche la sua famiglia), anche scacciassimo tutti gli immigrati, poi, la "competizione salariale", coinvolgerebbe i meridionali, i vecchi, le donne (nelle guerre tra poveri purtroppo non sono mai i soldati che mancano).

E allora: che fare?

Quando i padroni chiamavano i crumiri per sostituire i lavoratori in sciopero, il sindacato, giustamente, si poneva intellettualmente in contrapposizione non ai crumiri, bensì ai padroni.

Adesso credo debba essere lo stesso, ma la lotta non dovrebbe essere indirizzata solo verso i padroni, ma anche contro questo mal congegnato Stato il quale, omettendo i controlli, consente anche l'alimentarsi di un conflitto sociale che ci sta profilando persino il disgregarsi della democrazia.

http://it.wikipedia.org/wiki/Crumiro

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta