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Inviato da avatar Angelo Mandelli il 09-03-2014 alle 21:36

Ma che sarebbe questa "consapevolezza di genere" di cui siparla nel manifesto?  Adesso vietato parlare si sesso, bisogna parlare di "genere" (e di "genitore1 e genitore2") ?. 

Queste corbellerie ideologiche ci fanno capire che indirizzo avrà questa pseudo "casa della donna".  Solita struttura a carico del contribuente, ma in realtà asservita alla ideologia di sinistra. Solito imbroglio per spillare i soldi ai cittadini per cose "sociali"  che sociali non sono, ma sono solo cose ideologiche.

Inoltre vorrei segnalare la grande ipocrisia di questa giunta che da una parte fa queste "case del popolo", e poi lascia prosperare pseudo "consulte femminili autogestite" illegali in edifici occupati abusivamente (e protette dalla giunta Piapia, che si oppone al loro sgombero, e quindi godono di uno schifoso  abuso di posizione dominante).

Mi Riferisco ad esempio alla consultoria autogestita del FIP di via dei Transiti (edificio occupato), in combutta con la rete dei centri sociali illegali di Milano.  Queste "femministe" vanno in giro a tiranneggiare, provocare, inneggiare alla violenza, insultare chi prega per la vita, negano a chi non la pensa  come loro il diritto elementare  e costituzionale a manifestare le proprie idee liberamente. Gia' abbiamo parlato dei loro striscioni, del tipo "Dare Fuoco ai Centri Aiuto alla Vita con gli obiettori dentro".

Questi gruppi di dittatori anarco-comunisti (ideologicamente affini a chi ci governa oggi), non solo commettono reati, ma, dal pulpito della loro posizione abusiva dominante, spadroneggiano per la città ritenendosi in diritto di impedire di parlare a quelli che non la pensano come loro.

E sono protetti dalla giunta Pisapia.  Una vera vergogna. Come anche quelli dello ZAM, del MACAO, del Piano Terra e della "officina dei beni comuni".

I prepotenti (anarchici, graffitari, centri sociali, notav...)  spadroneggiano a Milano... Abbiamo bisogno che la città venga ripulita dai dittatori e non di "case del popolo femminile".

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