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Inviato da avatar Lorenzo Pozzati il 13-03-2014 alle 11:46

"Non mi scrivere più"

S'intitola una splendida (come tutte le sue, del resto) canzone di Gianni Siviero (questa del suo lp: "Del carcere", luogo nel quale, come egli stesso dice, solo per caso - come per tutti noi può essere - non c'è stato).

"Non mi scrivere più, a ogni lettera aperta è come se noi due ci spogliassimo piano davanti a guardie e preti che ridono di noi" (poi continua con un testo da far rabbrividire).

Ebbene è ciò che ho provato stamattina, nel decentramento comunale di via Padova (dove efficientemente mi hanno dato una nuova tessera elettorale, chè quella che avevo era esaurita), quando una giovane donna cinese mi ha chiesto di aiutarla a compilare il modulo che le avevano dato. Mi ha messo nelle mani tutto, di sè (carta identità, permesso di soggiorno, e quant'altro avessi voluto chiederle) perchè, giustamente, quelle righe scritte, per lei erano incomprensibili. L'ho aiutata a compilarlo lei, facendole scrivere le cose chieste e cercando di farle capire il loro significato (cosa che ha fatto).

Andiamo al tema del post: Comune, cosa aspetti a mettere delle persone che parlino la lingua perlomeno delle comunità più diffuse in città?

Da affiancare alle pure gentili e volonterose addette alle informazioni (che smistano alle varie postazioni le persone).

http://www.giannisiviero.it/canzonidelc.htm

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