Rispondi a:

Inviato da avatar Giuseppe Maria Greco il 29-05-2014 alle 14:51

Noto, nell'interessante risposta di Tramonte, un'apparente contraddizione, la cui evidenza dipende dal punto di vista e non è quindi incoerenza in sè. Da un lato si osserva infatti, a proposito degli amministratori, che "E’ chiaro che la partecipazione è lasciata alla loro buona volontà, ma mi pare di capire che, quanto meno a livello di zona, la partecipazione c’è.", dall'altro si sostiene, giustamente, che "Tutti devono fare la loro parte pena l’insuccesso del progetto.". Sembra, per risolvere il bisticcio, doversi concludere che la partecipazione non può essere unidirezionale, cioè svolta dai cittadini e rivolta agli amministratori, ma bidirezionale, cioè reciproca tra le due parti, e inoltre che non si può lasciare alla buona volontà degli amministratori ciò che si configura invece come un loro dovere oggetto di valutazione. La maturazione dei cittadini all'azione partecipativa, data la complessità della loro struttura e composizione, è cosa complessa da promuovere, ma certamente si può sviluppare solo strutturandola, attivandola e dimostrandone le positività. Questo è un compito che, come osservato da Tramonte, fa parte del progetto e quindi investe tutti gli "stakeholder". Al momento, ho notato invece più attivismo in una parte dell'amministrazione e meno in altre, e una visione prevalentemente di tipo unidirezionale, che non ha generato risposta positiva se non in poca parte della popolazione.

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta