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Inviato da avatar Piermario Sarina il 11-07-2011 alle 15:47

In merito alle (legittime) preoccupazioni di Hedy, ricordo che quando si effettuano sgomberi per occupazioni abusive (baraccopoli o campi irregolari) prima di procedere con l'iniziativa, il Comune propone soluzioni di assistenza. Gli occupanti sono liberi o meno di accettarle: chi rifiuta si allontana e basta. Del resto, il "diritto a vivere" dubito che coincida col diritto ad occupare... Ovviamente è un discorso complesso non gestibile in poche righe di testo ma il concetto di base è che un'istituzione pubblica non può tollerare o accettare l'idea che, seppure in stato di bisogno (ma potremmo parlarne...), si possa fare un uso contro la legge dell'altrui o della pubblica proprietà. Si discuterà di assistenza e di politiche (che per definizione sono frutto di decisioni e mediazioni...) ma il diritto (e quindi il dovere) è (o dovrebbe essere) cosa che esula dall'arbitrarietà della politica. Detto questo, quindi, gli "allontanati" possono scegliere se adeguarsi al sistema di diritto vigente a Milano o se, invece, preferiscono "migrare" alla ricerca di un altra istituzione che accetti di rinnegare lo stato di diritto...

piermario sarina

cons. zona 5 - gruppo Lega Nord

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