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Inviato da avatar Massimo De Rigo il 21-06-2014 alle 09:56

Segnalo questo mio aggiornamento nella discussione "Comitato Salvaguardia Ambiente e Cultura":

Segnalo la seguente discussione:

Casa Petrarca a Cascina Linterno... (avviata qui su partecipaMi nel "Forum permanente sulla città")

Le indagini stratigrafiche del nucleo petrarchesco di Villa Linterno di cui oggi, faticosamente, siamo in pieno possesso, cambiano completamente lo scenario del monumento e del territorio di pertinenza del Parco delle Cave, che da questa scoperta deve chiamarsi con il suo vero nome di origine: PARCO PETRARCA.

Dall'analisi dei materiali si evince che "...Sicuramente sono decorazioni a calce eseguite con la tecnica del mezzo fresco, tipico delle pitture murali decorative e testimoniano di una dimora agreste di pregio..." trattandosi quindi di una VILLA DI CAMPAGNA DI PREGIO databile inizio 1400, senza escluderne un'origine più antica.

Si precisa che il DOCUMENTO E' PUBBLICO.

Parliamo di una vera importantissima scoperta che conferma l’antichissima e documentata tradizione ( http://it.wikipedia.org/wiki/Linterno_(%22ad_Infernum%22) ). 

Non a tutti la scoperta farà piacere perchè è implicito che da qui parte il restauro di Villa Linterno. Nel convegno del 9 giugno al Touring qualcuno è già uscito allo scoperto, sul genere di "questa è casa mia e della mia famiglia, non c’è posto per un memoriale di Petrarca" dimenticandosi - come ho ricordato a Palazzo Reale nella conferenza del 10 giugno - che senza il Vincolo petrarchesco non ci sarebbe più niente da ricordare e ora incomberebbe un residence di 144 appartamenti!

Attorno al gazebo "LINTERNO PER SEMPRE" che presidiò centri commerciali e feste rionali nacque lo slogan "Il gran cuore della Linterno".

Frutto di una battaglia a tutto campo quando il monumento era rimasto in stato di abbandono, fu il tesoretto di un milione di Euro stanziato da Claudio De Albertis come scomputo urbanistico blindato per il restauro della dimora petrarchesca di Linterno. Questa è la storia.

A scanso di altre interpretazioni, si puntualizza - come confermato alla conferenza di Palazzo Reale dal soprintendente arch. Alberto Artioli - che l'analisi stratigrafica degli intonaci del nucleo storico di Villa Linterno è stata effettuata su ESCLUSIVA RICHIESTA protocollata dal CSA Petrarca alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano.

Dal momento della presa visione della relazione  (29 maggio 2014) a quello di averne copia sono trascorsi venti giorni dopo solleciti e ulteriori precisazioni.

La delegazione del CSA Petrarca era costituita dal consigliere di Zona 7 Stefano Crippa, Isidoro Spirolazzi, Eugenio Luxardo, Luigi Santambrogio e dal sottoscritto.

Le indagini stratigrafiche dei muri confermano quanto riportato nel libretto "Una passeggiata alla Villa di Petrarca" alla Biblioteca Braidense: nel 1825 l'autore Paolo Ripamonti Carpano, assieme a Gian Giacomo Trivùlzio, visitano le stanze affrescate del Poeta.

Queste testimonianze affrescate - preziose fonti archeologiche dell'essenza più preziosa di Villa Linterno - dovevano andare distrutte nel novembre 2010 con la Delibera di Giunta (Cadeo, Simini e Terzi) e avere lo stesso nefasto destino con la Delibera dell’8 novembre 2013 della presente Giunta Pisapia, che aveva approvato il progetto definitivo per il risanamento conservativo della cascina (non rispettoso dei preziosi muri) elaborato dal Politecnico di Milano, in collaborazione con i tecnici dell'assessorato ai Lavori pubblici del Comune. 

Difendere Petrarca e la sua essenza poetica a Villa Linterno - ribadisco "VILLA" LINTERNO poichè questo era il nome originale - ha significato l’isolamento dei volontari del CSA Petrarca, difensori ad oltranza del Vincolo Monumentale (DM 9.3.99) apostrofati come "pazzi visionari" dai benpensanti della Zona 7 e del Comune di Milano, probabilmente manovrati a dovere dai cosiddetti "difensori" di questo Luogo della Memoria con la solita formula ambigua: utilizzare la fama petrarchesca del Luogo, cancellandone istituzionalmente la radice storica come "falso storico" .

Prova tangibile di questa ambiguità è la recente cartina commissionata dal Comune di Milano al TCI e distribuita a Palazzo Reale lo scorso 10 giugno, dove ogni riferimento a Petrarca nella sua Linterno è stato accuratamente fatto cancellare inventandosi un'adiacente cascina mai esistita: Cascina Corte Proverbio.

Eppure in questi due anni non sono mancate le richieste del CSA Petrarca di collaborare con gli Amici della Linterno e le istituzioni cittadine, a partire dalle fonti storiche (lettere autografe di Petrarca, incunaboli, cinquecentine, testimonianze dirette, visite pastorali, targhe ricordo...).

Il CSA Petrarca e il Touring Club sono arrivati al punto di offrire al Comune di Milano uno sponsor che si faceva carico di finanziare il restauro dei muri e il memoriale di Petrarca, piccolo ma pregnante museo interattivo, oltre alla disponibilità grauita dei volontari delle rispettive associazioni.

La porta del dialogo è sempre rimasta chiusa, nonostante il CSA Petrarca non cedesse alle numerose provocazioni di cui è stato vittima.

Non si è mai visto nulla di simile nella storia dei Beni Culturali, come se il nome di Francesco Petrarca fosse sinonimo di diabolico, anche se è eslusivamente il suo nome (e non certo la memoria contadina) a catalizzare le folle verso VILLA LINTERNO.

Dato preoccupante è che non sono ancora al riparo dalla speculazione i terreni privati attorno alla Linterno, non ancora acquisiti al Parco delle Cave, al Parco di Petrarca…

Petrarca e l’attenzione mondiale su questo prezioso territorio, sono forse d’ingombro a futuri progetti immobiliari?

Un incubo da girone dantesco - considerando che siamo in pieno clima Expo 2015 e Petrarca darebbe un significato culturalmente internazionale all'evento.

Chissa? Forse qualche magistrato può essere interessato a far luce su su questa vicenda con troppi lati oscuri.

Massimo de Rigo

CSA Petrarca




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