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Inviato da avatar Lorenzo Pozzati il 22-06-2014 alle 12:12

Roma Milano 1-0

L'Atac (l'Atm romana) e il Comune di Roma sono stati (con una sentenza innovativa) condannati per aver discriminato un disabile impedendogli di accedere alla metropolitana.

"Al centro della vicenda Pietro, un ragazzo di 14 anni che soffre di una grave limitazione alla deambulazione e si sposta in sedia a rotelle. Il 5 gennaio del 2013 la madre lo ha portato in visita agli studi di Cinecittà in metropolitana, usando le fermate Cipro (punto di partenza) e Cinecittà (punto di arrivo) che sono, in teoria, accessibili. Ma qui è cominciata la penosa disavventura della mamma e del ragazzo: scesa alla fermata Cinecittà la signora ha trovato l'ascensore transennato e il montascale impossibile da azionare per assenza di personale. Per portare il figlio al piano superiore, la signora ha dovuto, dopo inutili richieste di soccorso, chiamare il marito, che ha caricato il figlio e la carrozzina su una serie di ripidi gradini. Al piano superiore si sono presentati altri gradini: anche qui c'erano sia un ascensore che un montascale per disabili, ma disattivati per mancanza del personale preposto. Il 14 aprile 2013 la signora ha di nuovo portato il figlio in visita agli studi di Cinecittà: questa volta le difficoltà sono cominciate alla fermata Cipro e sempre per lo stesso motivo, cioè i due ascensori e il servoscala erano disattivati per mancanza del personale addetto al funzionamento." (quattroruote.it)

Abbraccio Pietro e mi congratulo con la sua mamma e il suo papà per un'azione giudiziaria che mi auguro venga intrapresa anche a Milano, dove sono troppe le volte nelle quali, quando provo ad immedesimarmi nelle problematiche legate alla mobilità dei disabili, mi rendo conto di quanto la loro vita venga resa difficile.

Così, forse, dove non arriva un costruttivo impegno, arriveranno i risarcimenti ordinati.

http://www.quattroruote.it/news/roma/2014/06/20/disabili_e_mezzi_pubblici_condannati_atac_e_comune.html

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