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Inviato da avatar Ludwig Metrabel il 12-07-2011 alle 15:19

Rinunciare all'Expo a questo punto credo sia piuttosto costoso, alcune scelte compiute sono probabilmente irreversibili a meno di pagare forti somme impegnate a garanzia dell'adempimento dei contratti. E' invece possibile fare delle riflessioni su come spendere di meno. Ad esempio investendo in tecnologia, che costa sempre meno.

Riflettendo sul senso di una Expo oggi possiamo chiederci cosa non possa essere mostrato meglio che su un grande monitor. Qualsiasi manufatto o prodotto dell'intelletto si vede meglio su uno schermo. Ciò perchè videocam e schermi oltre ad un certo numero di mpx sono assolutamente inutili (anzi rallentano l'up/download) perchè l'occhio umano non nota più la differenza. Anche i sistemi operativi sono così perfezionati e i processori così potenti  che saranno utilizzabili ancora per molti anni, finita l'Expo, dalla società civile e dalle pubbliche amministrazioni

Seguendo questo modo di intendere un'Expo possiamo concludere che progetti faraonici di megastrutture si possono ridimensionare, i temi ambientali rivisti nell'ottica di un utilizzo delle realizzazioni anche post expo. La cementificazione ridotta al minimo (che è fisiologico se qualcuno, non i milanesi, non si decide a fare meno figli); mi preoccupano i 30mila metri  quadri  di  ‘housing  sociale’, oltre a opere e servizi permanenti a beneficio della collettività: chi li paga? (La Grecia deve ancora pagare le ultime Olimpiadi di Atene)

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