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Inviato da avatar Andrea De Gradi il 09-07-2014 alle 12:20

Tenendo conto che quando avviene un incidente con un ferito grave a tal punto da dover chiamare l'ambulanza è d'obbligo anche l'arrivo dei vigili che procedono con una denuncia penale, mi diverto a citare le le statistiche di Torino, città diversa da Milano per dimensioni ma estremamente simile per urbanistica: "dall'inizio del 2013 a oggi (ndr. 16 ottobre 2013) gli scontri di cui sopra, fra due ruote e due gambe, sono stati esattamente sei, cioè lo 0,14 per cento del totale". Ho paura che dovrete riconsiderare le vostre valutazioni sull'incompatibilità tra pedoni e ciclisti. Tale incompatibilità nasce solo dall'odio incondizionato che alcune persone provano verso le biciclette. Il problema di un pedone non è quello di doversi spostare ogni tanto per far passare il ciclista che percorre, nella stragrande maggioranza dei casi, educatamente il marciapiede ma quello di dover attraversare la strada senza essere tirato sotto, e casualente è lo stesso problema dei ciclisti che non hanno alcun problema a percorrere via Dante ma hanno paura a percorrere piazza castello con le macchine che sfrecciano accanto, e quelle sì che se, anche per sbaglio, ti colpiscono fanno male!

Personalmente quando vado in bici e trovo un pedone sulla pista ciclabile suono il campanello per segnalargli il mio arrivo e quando sono sul marciapiede e vedo passare una bicicletta mi faccio tranquillamente da parte. Non possiamo vivere in una società dove la gente si odia per cose così futili, quando vado in giro io ho ben altri problemi molto più importanti.

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