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Inviato da avatar Salvina Inzana il 25-07-2014 alle 20:29

A che punto siamo? 

Il governo ha emanato (alzandoli) dei nuovi limiti in merito agli inquinanti situati in zone marine e militari riducendo, di molto, il numero dei Sin. Ciò ha avuto sicuramente (come si evince dal documento) una ripercussione su tutte le alte situazioni. Allego anche l'articolo di ieri, su Metro, riguardante l'inquinamento della prima falda di Milano. La motivazione addotta dall'allora giunta Moratti (preservazione della prima falda da un eventuale inquinamento) a giustificazione dell'abbattimento, avvenuto nel 2007, dei 200 alberi del Parco Concilio è pertanto continuamente sconfessata dalla puntuale informazione di quanto la nostra prima falda sia già compromessa da anni, in tutta Milano e non solo. Quindi, più che mai, non sarebbe accettabile se lo scempio si ripetesse, per la stessa motivazione (l'unica, in quanto nel Parco non c'è nulla, come è stato verbalizzato, di pericoloso sia sulla superficie che nell'aria) di nuovo nel Parco Simoni. E la MM ha pubblicamente dichiarato che "L'ACQUA DISTRIBUITA PER IL CONSUMO UMANO, A MILANO, E' INDENNE DA QUALUNQUE CONTAMINAZIONE". Inoltre, come riportato da diversi reportage su vecchi siti usati come discariche nel nostro Paese, dopo mezzo secolo, le sostanze sotterrate sono state dichiarate, dalle amministrazioni dei luoghi interessati, "SEDIMENTATE, CRISTALLIZZATE E SIGILLATE DAGLI STRATI DI TERRENO SOTTO E SOPRASTANTI, PERTANTO NON PIU' PERICOLOSI". Le piogge torrenziali ed eccezionali avvenute in tutti questi anni hanno inoltre lavato e slavato il tutto e, come tutti sappiamo, le falde scorrono e portan via e si autopuliscono, come il Lambro insegna... Come Comitato continuiamo a tenerci aggiornati, dato che la spada di Damocle sul Parco Concilio, pende tuttora. I residenti, per fortuna, continuano a frequentare il parco, insieme ai loro amici pelosi e quattrozampe. A loro insaputa svolgono il ruolo di sentinelle del parco che, se fosse stato invece abbandonato, sarebbe divenuto una discarica, come avvenuto nel Parco Concilio ( lo sversamento di xileni ha dato infatti il via all'abbattimento ... già programmato). E stanno tutti benissimo, bipedi e quadrupedi.
Confidiamo nell'assessore Ada Lucia De Cesaris, che si è impegnata a favore della preservazione delle alberature e aspettiamo che anche al parco Simoni vengano tolti tutti i sigilli, come successo a Pianopoli, in Calabria,  per le motivazioni (pubblicamente dichiarate dal Comune)  soprascritte di sedimentizzazione, cristallizzazione e sigillo delle sostanze sotterranee.

http://www.metronews.it/master.php?pagina=notizia.php&id_notizia=22548

e di Cromo esavalente se n'è iniziato a discutere qualche settimana fa qui su partecipaMi:
- "Edifici/area di via Carlo Bazzi nr.12 tra degrado e insicurezza";
- "In via Bazzi il cromo6 c'è ancora? e non solo via Bazzi...".

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