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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 18-08-2014 alle 16:04

Mi inserisco nella discussione con alcune considerazioni.

In questi casi i buoni progetti si arenano per  due motivi:

1) C'è gente che ci guadagna (e bene) con l'attuale sistema, quindi perché cambiarlo? Questo è ancor più vero se la responsabilità di varare il cambiamento è affidato proprio al soggetto che ha creato e gestisce l'attuale sistema.

2) Anche se il nuovo sistema fosse egualmente remunerativo (o anche leggermente più conveniente) per la conversione servirebbero investimenti economici (che tradotto significa spendere ora soldi che scarseggiano per recuperarli forse negli anni successivi) e professionali (ma poi il tecnico qualificato vuole essere profumaramente pagato e quindi meglio l'operaio ancor meglio se ignorante).

[Apro una piccola parentesi sugli investimenti in Italia: Per fare investimenti privati serve avere un buon margine di guadagno che permetta non solo di sopravvivere alle aziende ma anche di accumulare e reinvestire dei fondi. Questo con l'attuale tassazione è impossibile. Non resta che il finanziamento bancario ma questa è una vera e propria zavorra che in condizioni di economia debole può portare al fallimento. Altro parametro fondamentale è la stabilità del mercato: per fare un investimento a lungo termine serve sapere che le regole non cambieranno per almeno un decennio. Qui invece viviamo in una continua riforma in cui chiunque viene eletto propone la sua ricetta e peggiora le cose. I grossi investimenti per le innovazioni poi sono storicamente a carico del settore pubblico, ma qui non c'è più controllo della valuta per finanziare le grandi opere e anzi si taglia l'impossibile.]

Tornando al caso in esame te lo vedi oggi un pescatore che regala canne da pesca a tutti i suoi compaesani e gli insegna a pescare?

Come dice il proverbio sarebbe la soluzione migliore per sfamare tutti ma lui perderebbe il lavoro.

Allo stesso modo se il cittadino porta la bottiglia in ricicleria e viene pagato, questo svolge il lavoro che ora fa Amsa e viene pagato coi soldi che ora vanno ad Amsa e ai suoi operatori.

Puoi immaginare con quanta gioia questa azienda accarezzi l'idea di far svolgere il proprio lavoro ad altri.

In un paese più civile probabilmente sarebbe possibile realizzare un sistema simile cambiando la professionalità degli addetti da operai a controllori (e un sistema sotto controllo è di certo più efficiente, meno costoso, e quindi si troverebbero anche i soldi per retribuire i cittadini volenterosi). Purtroppo controllare non è facile come operare senza controllo, ci vuole maggiore professionalità, coordinamento e strumenti di governo che il comune, la regione e lo stato non forniscono. Il tutto si tradurrebbe in falsi corsi di aggiornamento, costose apparecchiature bisognose di manutenzione lasciate al degrado, vandalizzate, come tante altre qui a Milano. Invece di un camion che porta diecimila bottiglie in discarica avremmo mille auto che portano dieci bottiglie l'una, disperati che ribaltano cestini e cassonetti alla ricerca di qualche bottiglia di valore. Rom che aprono i compattatori per rubare soldi e plastica...

Siamo abbastanza civili per evitare tutto questo?

Se sì, allora potremmo anche essere abbastanza civili da riutilizzare le bottiglie di plastica e i flaconi dopo averle lavate se i supermercati mettessero a disposizione dei distributori per riempirle nuovamente.

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