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Inviato da avatar Eugenio Galli il 20-08-2014 alle 15:54

Questo ragionamento di Mazzilli è la precisa dimostrazione di quello che ho scritto un attimo fa.
Noi non stiamo dibattendo di uno studio di fisica sulla dinamica dei corpi, bensì di una questione riguardante le regole della circolazione.

E' ben noto, infatti, che - per leggi fisiche che non risultano da noi modificabili - se due corpi, muovendosi in direzioni opposte, entrano in collisione, le loro velocità si sommano. Nessuno lo ha mai posto in dubbio, signor Mazzilli.

Ma non è di questo che stiamo discutendo.

Infatti, mentre le leggi della fisica le ha scritte il Padreterno, quelle della circolazione le definisce il Legislatore.

E noi stiamo parlando di come si possano modificare queste ultime per rendere le strade più sicure per tutti, e di come si possano creare le condizioni per favorire in modo significativo una utenza (quella ciclistica) che dovrebbe essere ritenuta virtuosa in quanto - fra l'altro - alleggerisce i carichi di traffico sulle strade.

Allora, prima di dare lezioni di fisica, conviene confrontarsi su questioni forse molto più semplici e banali, ma certamente alla portata delle nostre possibilità di cambiamento.

Ciò che, peraltro, è già avvenuto nella prassi e nelle regole di tutti i Paesi a nord delle Alpi, dove mi risulta (ma chiedo di correggermi se sbaglio) che le leggi della fisica siano identiche alle nostre.

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