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Inviato da avatar Andrea De Gradi il 21-08-2014 alle 17:11

Quello che continuo a non capire è perché continuate a ritenere che sia più pericoloso avere la faccia rivolta verso l'automobile al posto della schiena. Oggi è pericoloso andare in contromano in bicicletta perché, essendo vietato, l'automobilista non si aspetta un ciclista che percorre la strada nel senso opposto ed inoltre, sapendo che il ciclista sta dalla parte del torto, tende a prestare meno attenzione e non si sente in dovere di agevolare il suo passaggio ma, nel momento in cui è presente il cartello, l'automobilista sa benissimo che potrebbero arrivare ciclisti anche nella direzione opposta e che questi non sono più in torto. Nella pratica è la stessa cosa che avviene con i doppi sensi per le auto, anzi nei doppi sensi per le automobili le velocità da sommare non sono più 20 + 30 (i doppi sensi per le biciclette sono stati proposti solo nelle zone 30) ma addirittura 50 + 50, eppure oggi nessuno di noi evita di percorrere una strada a doppio senso per la paura di un ipotetico frontale, questo perché siamo sicuri del fatto che ogni automobilista proveniente dalla direzione opposta è consapevole della presenza del doppio senso di marcia e dunque presterà la dovuta attenzione. L'unica differenza è che ai doppi sensi per le automobili ci siamo abituati, il doppio senso riservato alle biciclette invece è una cosa nuova e come tale ci spaventa.

Per quanto riguarda la frase in grassetto rimando a questo mio commento, in molti casi la segnaletica equipara la bicicletta ad un mezzo pesante e costringe il ciclista a snaturare il suo mezzo e compiere delle manovre che lo mettono in pericolo oppure a percorrere inutili chilometri di strada in più, molte volte i ciclisti non rispettano le regole della strada perché queste non sono adatte alle biciclette, se il senso di marcia obbliga il ciclista a fare il giro dell'isolato o a salire su un trafficatissimo cavalcavia quando, per giungere a destinazione, basta compiere 100 metri in contromano è normale che il codice della strada non venga rispettato, in molti casi ciò che è sbagliato non è il comportamento del ciclista ma la segnaletica che dovrebbe permettere al ciclista di percorrere in tutta sicurezza quei 100 metri al posto di obbligarlo a prendere un percorso assolutamente inadatto alla bicicletta.

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