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Inviato da avatar Agostino Campana il 22-08-2014 alle 12:20

andrea, porta pazienza, ma quello che scrivi qui tu è il motivo per cui si scatenano inutili quanto sterili lotte tra ciclisti, pedoni, automobilisti, scooteristi e chi più ne ha più ne metta. una guerra tra poveri, senza vincitoni ne vinti: solo perdenti.

senza polemica: io ho solo due cose da dire, poi vedi te:

1- "l'automobilista sa benissimo" scrivi tu. e qui fai il primo, madornale tragico e tremendo errore. è un suicidio basare la sicurezza e l'incolumità personale su basi tipo "quello è tenuto a sapere". basta una rapida occhiata alle cronache quotidiane per rendersi conto di quanti "non ho visto", "non mi aspettavo", non immaginavo". girare contro mano E' più pericoloso perchè l'auto, (ma non solo) NON SA che tu arrivi dall'altra parte con la tua bella biciclettina. e NON BASTA una norma sul codice della strada per far si che questo avvenga!!! 

2-"è normale che il codice della strada non venga rispettato, in molti casi ciò che è sbagliato non è il comportamento del ciclista ma la segnaletica" ti rendi conto da solo che questo porta all'anarchia, vero? potrebbero dire, pensare e agire allo stesso modo i pedoni, i motociclisti, i camionisti, i taxisti. perchè tu che hai la bici sì, e io che ho il monopattino no? chi sei tu per sostenere che quella norma è sbagliata? e anche ammesso (e non concesso) che lo sia, sbagliata, ti rendi conto che non rispettarla mette (al minimo) gli altri nelle condizioni di considerarti una persona degna di sanzioni? e, al massimo, mette in pericolo te e gli altri?

lasciami solo concludere con una autocritica, alla categoria: noi ciclisti siano tanto mal visti proprio per lo stupido (nulla di personale, eh!) ragionamento che tu fai: la gente ci odia perchè abbiamo la pretesa di violare le regole che riteniamo scomode e/o ingiuste solo perchè siamo sulla bici. e magari ci lamentiamo pure se ci fanno notare la cosa.

ci vuole cultura e rispetto. non voglio fare il qualunquista, ma, visto che le amministrazioni (locali e non) tutto fanno tranne che aiutare a cambiare cultura e a insegnare rispetto, l'iniziativa deve partire da noi. non rispettare il codice della strada che TU (e solo tu!) reputi sbagliato, non è un buon inizio.

buone pedalate.

 

P.S. come vedi il discorso non è tanto "sensi unici sì", "sensi unici no". il problema vero è il rispetto (del tutto latitante) dei ciclisti e per i ciclisti e la cultura, che porta a pensare "mi avvantaggio io e chi se ne fotte degli altri (e scusate il francesismo).

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