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Grazie per la risposta, capisco il discorso dell'opportunità di avere altri enti che finanziano progetti di sviluppo per la città ed è capibile che il comune non voglia farseli sguggire.

Restano comunque i miei dubbi: questa risposta è purtroppo molto simile ad altre, denunci un vivaio fantasma e il comune ti dice che il progetto è della provincia, denunci costruzioni in deroga alle norme comunali e scopri che il progetto è aler vincolato agli aiuti europei e il comune non può farci nulla...

Io penso che tutto ciò che accade nel territorio comunale dovrebbe in qualche modo essere sotto il controllo del'amministrazione cittadina, Milano non è un campo di sperimentazione selvaggia in cui chiunque abbia soldi può imporre le regole che vuole: il controllo e l'ultima parola dovrebbero essere responsabilità dei rappresentanti diretti dei cittadini.

C'è in ballo anche la costruzione della nuova sede di via ripamonti, chi ne sarà poi il proprietario alla fine? Chi la gestirà? Chi detterà i tempi di tutta l'iniziativa controllandone i risultati? Mi pare che lei abbia ricevuto una delega in tal senso, la richiesta dei cittadini è quella di avere servizi semplici ed efficienti il prima possibile, e se pure questo progetto non è finanziato dal comune si tratta sempre di soldi destinati o sottratti agli investimenti in ambito sociale. Questo fiume di soldi dovrebbe transitare attraverso questi progetti ma non fermarsi nelle tasche di qualcuno e proseguire per rivitalizzare tutto un settore informatico con infrastrutture permanrenti e competenze che devono entrare a far parte della macchina comunale. Così l'investimento sarebbe davvero conveniente per la città.