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Buongiorno,

le dinamiche burocratiche che sono legate ai centri di accoglienza sono sconosciute ai più, esiste certamente un problema di attendibilità rispetto alle dichiarazioni rilasciate dagli ospiti che ivi stazionano.

La grande periferia come sempre accoglie senza chiedere chi e che cosa.

Sorge spontanea una riflessione: la grande Milano oramai città metropolitana lanciata verso EXPO sempre più eterogenea e cosmopolita, Europea e moderna riuscirà a coprendere quanto disagio c'è nella cittadinanza almeno nella stessa misura con cui comprende le necessità di queste "povere"  persone che urlano al mondo la loro paura e disperazione?

Una delle possibili risposte potrebbe essere il riconoscimento di un riduzione delle tasse ai cittadini direttamente coinvolti Loro malgrado nel progetto di accoglienza in quanto residenti nei quartieri "CARAVANSERRAGLIO " in cui transitano o stazionano gli immigrati o i profughi.

Sarebbe un riconoscimento e una promozione civica data ai tanti signori e signore che ogni mattina camminano affianco a Loro,  salgono sui tram con Loro e che ogni sera dopo la mezzanotte  chiudono gli occhi e si tappano le orecchie per non vedere nè sentire i litigi nella strada, le urla e gli schimmazzi dei tanti, troppi disagiati che transitano sotto le case per far ritorno nei centri di accoglienza che non sono solo per i profughi.

Atro aspetto è la svalutazione degli immobili prossimi ai centri di accoglienza, è certo un fattore importante la vicinanza con un potenziale vicino poco attento alla "civis" figuriamoci con un centro in cui vivono delle persone di cui nulla si sà o poco, ovvia la scelta di chi cerca casa e il disagio di chi la vuol vendere.

La dignità unita al senso di impotenza rende il cittadino silente e le diffcioltà della politica di periferia mettono il sigillo sul vuoto pneumatico che persiste tra Palazzo Marino e le periferie, restano le libere associazioni dei cittadini che sempre di più sostituiscono le istituzioni o Le affincano, un atto concreto da parte della giunta sarebbe ben accolto.

GG