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Inviato da avatar Pierpaolo Pecchiari il 21-10-2014 alle 10:54

In effetti hai ragione: l'istituzione del nuovo ente di governo territoriale potrebbe essere un'ottima occasione per ragionare su quelle che, in gergo, si definiscono "politiche di area vasta".
Per una prima infarinatura ti consiglio di dare un'occhiata ai documenti di sintesi dei dossier tematico-territoriali preparati dal PIM (Piano Intercomunale Milanese).

Il problema è che Città Metropolitana nasce nell'ambiguità. Non tanto per la poca chiarezza sulle deleghe che riceverà dal Regione, quanto per i dubbi circa le risorse finanziarie che le saranno messe a disposizione, sia per la gestione di tutta una serie di servizi che per gli interventi di implementazione delle politiche di area vasta.
Che il quadro non sia troppo roseo lo spiega il Presidente dell'Unione Province Italiane, Alesaandro Pastacci (vedi Legge stabilità: Upi, no a nuova stangata su Province e Città metropolitane).

Quanto alla vicinanza o lontananza del nuovo ente ai cittadini, credo sia ormai noto che alcune forze politiche chiedono a gran voce di inserire nello Statuto, ancora tutto da scrivere, un ampia gamma di strumenti di democrazia diretta, partecipata e di "controdemocrazia".
Quello che chiedo a te, e a tutti quanti condividono questo obiettivo, di far sentire la vostra voce e darci il vostro appoggio.
Le ragioni per cui riteniamo che questa sia una giusta causa sono semplici.
Alla complessità della realtà del mondo di oggi, e alla velocità dei processi di trasformazione della società si può rispondere in due modi antitetici.
Da un lato, concentrando il potere nelle mani degli esecutivi e delle tecnostrutture burocratiche, nel tentativo di velocizzare e rendere più efficiente il processo di decisione politica.
Dall'altro, ampliando gli spazi di democrazia, partendo dal convincimento che solo un'intelligenza diffusa in tutta la società e sui territori possa consentire di affrontare la complessità e la turbolenza della situazione odierna.

Al momento è ancora tutto da decidere, ma è chiaro che senza un intervento forte dei cittadini-elettori la bilancia penderà inevitabilmente dalla parte di chi sostiene la necessità di un accentramento del potere decisionale nelle mani di pochi.

Sono quasi sicuro di non aver chiarito i tuoi dubbi, semmai di averne sollevati degli altri.
Ma questo, tutto sommato, è il bello di una fase di cambiamenti come questa.

Pierpaolo Pecchiari
Presentatore della Lista Civica "Costituente per la Partecipazione - La Città dei Comuni"

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