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Inviato da avatar Giacomo Selmi il 08-11-2014 alle 19:56
In parte, mi viene da dire, dipende dal servizio. Ma in linea di massima, se i servizi sono l’utilizzo di anagrafe o simili, per esempio, allora li vedrei in capo ad un ente centrale (Città Metropolitana) con decentramento operativo nei diversi comuni (o coma vogliamo chiamarli); per altro già così funziona a Milano (in linea di principio). Ci si può anche spingere oltre e dire che sfruttando le potenzialità dell’informatica le pratiche dovrebbero poter essere fatte da remoto in qualunque posto ci si trovi (per la verità, la cosa adesso è parzialmente - e un po’ macchinosamente - possibile).
Ci sono poi servizi che devono dipendere dalla CM, i trasporti per esempio; e questo comporterebbe anche una revisione del sistema tariffario portando ad avere un sistema un po’ più adeguato al territorio (e mi riferisco proprio al suo esempio - fatto nell’altro post - di trasporto viale Monza/Sesto S.G.).
Gli ospedali poi dipendono dalla regione, e se io devo essere ricoverato, posso scegliere quello che più mi aggrada all’interno della Lombardia (in realtà su tutto il territorio nazionale).
Ci sono attività amministrative che però trarrebbero beneficio da un decentramento reale (e non solo di indirizzo come è adesso), come la regolazione della viabilità locale, la gestione del territorio, dei servizi di assistenza sociale e così via.
L’importante comunque è arrivare ad una scelta precisa che eviti duplicazioni e sovrapposizioni; per quanto riguarda la mia esperienza, la soluzione che preferisco è quella che mantiene le zone ed elimina il comune.

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