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Nello spirito della libera discussione mi sento di fare alcune critiche personali ai suggerimenti.

Sarò prevenuto ma quando leggo di "la CM garantisca uguaglianza di trattamento" mi sembra che manchi tutta la sensibilità e il lavoro intellettuale che serve per arrivare a pretendere "la parità di trattamento".

Tutte le proposte restano quindi sulla linea che le minoranze e il diverso devono essere uguali alla maggioranza (che risulta "normale" in quanto tale).

Il diverso però esiste, e quando lo è davvero ed è orgoglioso di esserlo non vuole essere trattato come se fosse uguale agli altri. Troppo spesso lo si danneggia proprio perché lo si vuole inquadrare in un sistema che tenta di uniformarlo in qualche maniera. Più raramente capita invece che il diverso pretenda un trattamento di favore che compensi lo svantaggio della sua scelta fuori dalla consuetudine. Ci si deve tutelare da questi due aspetti, e come dico sempre gli amministratori amministrano il territorio, non le persone, per cui non dovrebbero neppure porsi il problema della parità di genere o delle discriminazioni (per queste cose ci sono semmai le forze dell'ordine e la magistratura).

Grave per me anche il fatto che si richiedano agli amministratori cose tanto basilari per una civiltà evoluta. Quasi a lasciar sottintendere che il cittadino medio è un barbaro. Un bambino capriccioso e stupido a cui la mamma deve mettere regole di comportamento ferree. Sì perché il bambino è maleducato e quindi la soluzione è costringerlo a fare il bravo con qualche ricatto.

Il rispetto per il prossimo fa parte dell'educazione e della cultura personale. Agli amministratori chiedo il massimo impegno per rendere le scuole, ma non solo, le strade, i parchi giochi e ogni altro luogo della città in condizioni di insegnare ai cittadini che col rispetto del prossimo, delle regole e delle cose comuni si vive tutti meglio. Lotta al degrado urbano e morale. Poche regole, quelle che si possono far rispettare. E buoni esempi da valorizzare.