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Inviato da avatar Giacomo Selmi il 27-07-2011 alle 09:38

Ieri sera in Consiglio di Zona 1 sono state approvate le linee guida e i criteri per la definizione delle Zone 30, aree e strade in cui la velocità viene limitata a 30 kmh.

Questo è uno strumento a mio avviso molto interessante dal punto di vista urbanistico perché influisce sui comportamenti di guida e permette di migliorare la convivenza tra i diversi utenti della strada, offrendo la possibilità di meglio fruire dello spazio pubblico da parte degli utenti deboli implementando una maggiore sicurezza stradale nell'intera area. E poi permette una riduzione, in alcuni casi anche significativa, delle emissioni di inquinanti (polveri sottili, ossidi di azoto, monossido di carbonio e idrocarburi) e rumore.

Dove sono state introdotte (nel Nord Europa sono molto usate, così come in Francia, ma anche in alcune zone in Italia, per esempio in Piemonte) questi risultati sono documentati e tangibili.

A Milano, in Zona 1, vorremmo cominciare a inserirle nel contesto urbano. I criteri che abbiamo adottato sono uno o la combinazione di più dei seguenti: ridotto calibro della sede stradale  (inferiore a metri 6), strada a senso unico di marcia, presenza di marciapiedi di ridotte dimensioni, presenza di strutture ad elevata frequenza di utilizzazione (scuole e università; uffici pubblici; centri anziani o per disabili; ospedali; giardini e campi gioco), strade connesse a zone a traffico limitato, strade a vocazione tipicamente commerciale, strade caratterizzate da un elevato numero di incidenti, strade caratterizzate da un elevato traffico pedonale e/o ciclistico non dotate di corsie ciclabili.

Il percorso adesso prevede la identificazione di alcune aree candidate a diventare Zone 30 utilizzando i criteri definiti e sentendo il parere degli uffici tecnici, dopodiché un percorso di condivisione con i residenti di quelle aree.

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