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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 20-11-2014 alle 16:04

Da milano.corriere.it:

La consultazione

Piazza Castello, i milanesi hanno deciso: il restyling deve essere verde

Il voto online della cittadinanza ha premiato il progetto che prevede alberi, aiuole e decorazioni floreali
di Giacomo Valtolina

Il vincitore della consultazione online sul futuro di piazza Castello è «il verde». Sono infatti le decorazioni floreali, gli alberi, le aiuole e le piante i protagonisti indiscussi dei progetti più votati di Atelier Castello. Dei 13 mila milanesi votanti, 2.482 hanno votato il progetto «99 alberi» di Marco Zanuso. Ora la parola passa alla giunta che scarterà le proposte meno fattibili prima della parola finale, quella della Triennale, attesa entro la metà di dicembre. L’opera dovrà essere pronta per Pasqua, non solo alla vigilia dell’Expo, ma anche del Salone del Mobile.

Il vincitore

La riqualificazione dell’architetto Marco Zanuso prevede un sistema a gradoni di filari di gelsi, la pianta favorita da Ludovico il Moro nonché quella affrescata da Leonardo da Vinci nella Sala delle Asse, all’interno del Castello Sforzesco. Seguono altri progetti green, come Onsite con 1.448 voti, e poi, ravvicinati intorno ai 1.230 voti, l’area polifunzionale del progetto Guidarini e Salvadeo, l’estensione del Parco Sempione dello studio Matteo Fantoni e l’emiciclo cromatico e floreale, idea di Attilio Stocchi. I progetti sono stati votati nonché valutati secondo cinque criteri: bellezza, armonia con il contesto, originalità, fruibilità e idea di spazio pubblico, ciascuna da classificare con una o cinque stelle. Nessun progetto, in nessuna voce, ha superato quota 3,5 con le valutazioni che a un’analisi approfondita sembrano differire dall’esito finale della votazione e che segnalano anche progetti meno votati.

Gli studi

Erano 11 gli studi architettonici in lizza, frutto di un’estate di collaborazione tra amministrazione, progettisti e cittadini nei laboratori aperti all’Expo Gate di via Beltrami sui piani di riqualificazione provvisoria della piazza, una concertazione pensata da Palazzo Marino per superare i problemi con i residenti dopo il flop del primo periodo di pedonalizzazione. La prossima settimana il Comune restringerà il campo di azione a 4-5 progetti e la Triennale dovrà decidere entro il 15-20 dicembre un gruppo di due o tre studi di architettura da assumere come consulenti per la realizzazione del progetto finale, come espressamente richiesto dal comitato Castello. «Ma il lavoro degli altri tecnici non verrà buttato via: ci servirà come architrave per ridisegnare l’assetto definitivo della piazza dopo l’Expo», spiega il capo di gabinetto del sindaco Maurizio Baruffi. Per quel progetto, si lavora a un concorso internazionale di cui il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris discuterà il 2 dicembre con l’Ordine degli architetti.

Criteri

Il voto popolare non sarà tuttavia l’unico criterio individuato dal Comune per la decisione finale, insieme con le indicazioni dei comitati e le delibere di indirizzo del consiglio di Zona 1. La relazione tecnica che il gabinetto del sindaco e la direzione centrale presenteranno in giunta entro fine mese verte su alcuni punti fermi, dal budget al verde, appunto. «Per quanto riguarda il verde – spiega ancora Baruffi – meglio piante in vasi e non da piantumare; poi sono necessarie più sedute pubbliche, nuove luci anche per una maggiore sicurezza serale, l’installazione di bagni pubblici e, infine, una biglietteria esterna al Castello. L’idea è far vivere in modo intelligente lo spazio. La pavimentazione? È l’intervento più costoso, può essere che rimanga tutto com’è». Da quanto risulta al «Corriere», incrociando i dati di gradimento degli utenti, i costi, le fattibilità e quanto coincidano i progetti con le esigenze del Comune, il lotto di nomi si restringe a un quartetto: c’è il preferito dai milanesi Zanuso, gli altri sono gli studi Albori, Attilio Stocchi e Onsite.

Budget e sponsor

budget – al momento di 200 mila euro – è tuttavia ancora da approvare nell’assestamento di bilancio. Ergo ha ancora chance di aumentare. «O con un emendamento dell’aula – precisa Baruffi – o nei bilanci dell’anno prossimo oppure tramite partnership private». In consiglio, a fine ottobre, la Lega Nord ha già presentato una mozione per aggiungere 1,8 milioni di euro per la riqualificazione della piazza. Altrimenti si guarderà ai privati. Sui tre fronti clou del progetto: verde (con collaborazioni come avvenuto per gli orti di piazza Duomo), arredo (con aziende del Salone del Mobile) e illuminazione (con ditte di settore dato che il 2015 sarà l’anno internazionale della luce): «Sono buone occasioni per stimolare i privati, dobbiamo convincerli a scommettere. Non un main sponsor ma tante aziende con interventi mirati. Penso agli straordinari giochi di luce che si possono pensare al Castello». Si viaggia veloci anche per superare le polemiche. Quelle dell’effetto suk delle iniziative dell’isola pedonale pronte a tornare di moda a Sant’Ambrogio con la fiera degli Oh bej! Oh bej!. O quelle sulla pista di pattinaggio che non si farà dato che il bando è andato deserto. «Cercheremo di rendere le iniziative il meno invasive possibile». Entro il 5 aprile, giorno di Pasqua, il progetto dovrà essere realizzato. Prima del Salone del Mobile e in tempo per l’Expo. Poi si dovrà pensare al futuro. Pavimentazioni (necessarie se la pedonalizzazione resterà com’è oggi), piantumazioni (anche delle stesse piante usate per il piano temporaneo), disinstallazioni (Expo gate) e concorsi (obbligatori).

20 novembre 2014 | 08:47

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