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In realtà la decisione di concentrare la nostra proposta sul tema della continuità, della inclusività e della potestà propositiva, valorizzando il ruolo della rete e dello strumento del bilancio partecipativo, nasce ancha dal fatto che nelle bozze dello Statuto che circolavano e che oggi sono confermate dal testo-base uscito dalla Commissione (vedi qui) sono già previsti strumenti consultivi e referendari (anche di natura abrogativa/correttiva).
A nostro parere il valore aggiunto della partecipazione online è proprio quello di consentire quell'approfondimento, quell'interelazione e quella crescita civica che l'espressione occasionale di un voto, anche ad un referendum, o di un'opinione, non consentono.
Il nostro tentativo e stato quello di completare un disegno non di pretendere di dipingere l'intero quadro delle opportunità della partecipazione.
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