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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 29-11-2014 alle 20:52

Partendo da questi spunti cerco di fornire una diversa chiave interpretativa.

Presupposto: Poniamo che il cittadino sia il miglior controllore possibile, colui che subisce la legge nel bene e nel male, vive il territorio e più di ogni altro può capire in tempi rapidi se una legge sta creando dei danni.

La situazione attuale:

Ad oggi si vede costretto a muoversi attraverso canali di comunicazione istituzionali piuttosto complicati: affidare le proprie istanze ai consigli di zona, scrivere ad associazioni di consumatori, Mandare una lettera personale all'amministratore responsabile, chiedere all'amico che conosce qualcuno che potrebbe conoscere...

In alternativa può costituire un comitato o promuovere una raccolta firme per un referendum.

La situazione futura prevista:

Non ho ben chiaro quali migliorie apporti la bozza di statuto, nei fatti è chiaro che oggi gli strumenti succitati non funzionano, e non perché non possano portare a qualche risultato concreto ma perché trasformano l'impulso critico del cittadino in un impulso distruttivo. Questo avviene per i seguenti motivi:

1) Sforzo da profondere per portare a termine la propria missione esagerato.

2) Tempi troppo lunghi per permettere una correzione graduale.

3) Riformulazione dell'intera norma a carico degli eletti: purtroppo alla fine del processo con cui si chiede una correzione non si ha mai la reale accettazione della richiesta originale. Per motivi politici viene cestinata l'intera legge e rifatta in altro modo, spesso peggiorativo. Posso portare l'IMU come esempio: una legge molto impopolare tra i cittadini. In molti l'avrebbero voluta annullare, altri avevano ottime idee su come applicarla in modo più equo. Bene, non solo non è stata abrogata ma siamo passati alla TASI che non è un'IMU corretta in meglio ma un nuovo pasticcio che fa gridare vergogna.

Quel che serve è uno strumento partecipativo di controllo diretto che ora non c'è. Non si tratta di distruggere ma di portare piccole correzioni in tempi brevi. Così una brutta legge può diventare una bella legge e non essere sostituita da un'altra legge altrettanto brutta.  

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