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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 14-12-2014 alle 17:58

Ci pensavo proprio ieri, sabato, quando tornando coi mezzi pubblici dalla partita ho visto ben tre persone coi sacchi della spesa salire sul mezzo creando non pochi disagi. Siamo partiti dal negozio sotto casa, per poi passare ai piccoli supermercati e ora il consumismo ci sta portando sempre più verso gli ipermercati. Ma se prima questo cambiamento aveva un senso dettato dal progresso e dal benessere che avevano portato tutti ad avere un'automobile, oggi l'economia reale sta arretrando e sempre più persone non dispongono di tal mezzo per fare la spesa. Se le cose procedono per questo verso potremmo assistere a gravi disagi di parte della popolazione che dovrà accontentarsi dei mercati rionali e magari sarà tagliata fuori da altri settori come quello tecnologico. Come sempre servirebbe una pianificazione a livello amministrativo per regolare la quantità di centri commerciali e permettere la sopravvivenza dei piccoli supermarket cittadini. Evitare le svendite sottocosto che se fanno risparmiare con prodotti di dubbia qualità i consumatori distruggono nel contempo l'economia e ci consegnano nelle mani delle multinazionali che possono lavorare in perdita o con margini talmente miseri da non ammettere concorrenza.

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